Il Primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva del St Thomas’ Hospital di Londra. L’annuncio, fatto da un portavoce di Downing Street, è arrivato nella serata del 6 aprile.
Nella nota ufficiale si legge anche che il premier «ha chiesto al ministro degli Esteri, Dominic Raab, che è Primo Segretario di Stato, di sostituirlo per quanto necessario».
La notizia arriva pochi minuti dopo il discorso con cui la Regina Elisabetta II si è rivolta al popolo britannico per mostrare la vicinanza della Corona ai sudditi in un momento così difficile.
Il peggioramento delle condizioni di salute di Johnson
Johnson aveva riferito di essere positivo al COVID-19 il 27 marzo con un video postato sul suo profilo Twitter. Dopo un periodo di auto-isolamento, il 5 aprile è stato ricoverato al St Thomas’ Hospital. Nel pomeriggio del 6 aprile, però, le sue condizioni sono peggiorate e questo ha spinto il team di medici che lo stanno assistendo a trasferirlo in terapia intensiva. Dominic Raab ha specificato che il premier necessita attualmente dell’ossigeno, ma che non è attaccato al ventilatore polmonare.
Over the last 24 hours I have developed mild symptoms and tested positive for coronavirus.
I am now self-isolating, but I will continue to lead the government’s response via video-conference as we fight this virus.
Together we will beat this. #StayHomeSaveLives pic.twitter.com/9Te6aFP0Ri
— Boris Johnson (@BorisJohnson) March 27, 2020
Un dettaglio che è stato necessario specificare, soprattutto dopo che si era diffusa dalla Russia la notizia secondo cui Johnson necessitava dell’ausilio del ventilatore polmonare. I portavoce di Downing Street si erano affrettati a smentirla, etichettandola come «disinformazione».
Le smentite
Un annuncio che ha sconvolto il Regno Unito, che si interrogava da ore sulle reali condizioni dell’inquilino del numero 10 di Downing Street. Per tranquillizzare l’opinione pubblica, nella mattinata del 6 aprile, Johnson aveva pubblicato un messaggio su Twitter in cui diceva di essersi recato in ospedale su consiglio del suo dottore per alcuni esami di routine. Nel Tweet si legge anche: «Sono di buon umore e resto in contatto con il mio team».
Last night, on the advice of my doctor, I went into hospital for some routine tests as I’m still experiencing coronavirus symptoms. I’m in good spirits and keeping in touch with my team, as we work together to fight this virus and keep everyone safe.
— Boris Johnson (@BorisJohnson) April 6, 2020
Anche Downing Street aveva cercato di fugare le voci sul peggioramento delle condizioni di salute di Boris Johnson. Nel pomeriggio del 6 aprile, i portavoce del governo, nel tentativo di rassicurare i cittadini britannici, avevano spiegato che Johnson era in osservazione a causa del persistere di sintomi legati al Coronavirus. Avevano, inoltre, specificato che il premier aveva trascorso una notte tranquilla e che restava comunque a guida dell’esecutivo.
I messaggi di sostegno al Primo ministro
Numerosi i messaggi di sostegno rivolti a Boris Johnson. Il capo dell’opposizione laburista, Keir Starmer, si è detto sconvolto dalla «terribile notizia» e ha aggiunto: «Tutti i pensieri del Paese sono con il Primo ministro e la sua famiglia in questo momento così incredibilmente difficile». Anche la compagna di Johnson, Carrie Seymonds, infatti, è risultata positiva al COVID-19.
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha augurato al Primo ministro britannico una pronta guarigione. È un «grande leader, un mio amico», ha aggiunto.
Anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha espresso la sua vicinanza all’inquilino del numero 10 di Downing Street: «I miei pensieri vanno a Boris Johnson e a tutto il popolo britannico. Il mio auspicio è per una veloce ripresa».
My thoughts go to @BorisJohnson and all the British people. I wish you a fast recovery. You have the whole Italian Government's support and my personal one. We are all confident that your Country will get through this difficult time.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) April 6, 2020
Il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha voluto esprimere la solidarietà del popolo italiano nei confronti del Regno Unito: «Gli italiani sono con il Regno Unito in questi momenti difficili. Siamo gli uni per gli altri. Guarisci presto Boris Johnson!».