Le Borse europee, incoraggiate dalla marcia indietro dell’inflazione, confermano il cambiamento di trend dell’ultima seduta. Il 29 settembre 2023 tutte i principali indici del Vecchio Continente terminano l’ultima seduta della settimana in positivo, tornando a correre dopo giornate complicate.
Protagonisti oggi i nuovi dati Eurostat sull’Eurozona, che vedono un’inflazione in calo oltre le attese. L’indice dei prezzi al consumo su base annuale a settembre è al 4,3%, anche meglio del 4,5% previsto.
Indici europei
L’inflazione in calo premia le Borse europee, dove tutti gli indici hanno recuperato una parte delle perdite settimanali. A Milano il FTSE MIB chiude con un buon+0,3% (meno bene la prestazione settimanale, con un -1,15%).
Bene anche il DAX a Francoforte (+0,41% oggi, -1,10% sulla prestazione settimanale), Parigi con il CAC 40 (+0,37% oggi, -0,59%% sulla prestazione settimanale) e Madrid, dove l’IBEX porta a casa uno stabile -0,03%, con una prestazione settimanale del -0,82%. Anche il FTSE 100 di Londra chiude in terreno positivo con un +0,09%, ma che perde quasi un punto percentuale nelle ultime sette sedute.
L’inflazione rallenta decisamente in Germania (4,5%) e in Francia (4,9%), meno in Italia, dove pesano gli aumenti nel settore energetico. L’Istat certifica che Nel nostro Paese la crescita dei prezzi al consumo su base annua a settembre è stata del 5,3%, vale a dire dello 0,1% in meno rispetto ad agosto. In risalita invece il dato spagnolo (3,5% su base annua, dal 2,6% di agosto).
Nonostante i rincari energetici rallenta il carrello della spesa: +8,3%, in netto calo dall’11% del settembre dello scorso anno. Frenano i prezzi degli alimentari e dei prodotti per la cura della persona e della casa. Sul caro vita sta intervenendo anche il governo con il cosiddetto trimestre anti-inflazione: un misura sperimentale (e prorogabile) per bloccare il costo di alcuni prodotti di prima necessità nei negozi e nei supermercati.
Piazza Affari
Milano conclude l’ultima settimana di settembre con un’ottima prestazione corale. Brillano in particolare Amplifon (+1,70%) e Diasorin (+2,25%), forte dell’autorizzazione ottenuta dall’FDA (Food and Drug Administration) per il test molecolare del vaccinoSimplexa Covid-19 & Flu A/B. Male invece Tenaris e Banco BPM, che non riescono a capitalizzare e rimangono rispettivamente sotto dell’1,77% e dell’1,80%
Occhi puntati su Ferrari (+0,50%), che porta una buona prestazione settimanale, piazzando un +2,75% nelle ultime sette sedute. E sotto osservazione anche Prysmian, che nella prestazione settimanale è su del 3,17% e anche oggi ha chiuso come seconda migliore di giornata (+1,81%), forte dei contratti da 1,1 miliardi in Germania e la possibile commessa per una interconnessione sottomarina tra Toscana, Sardegna e Corsica.
Euro-dollaro e spread in miglioramento
L‘euro consolida la sua nuova posizione sul dollaro, di nuovo sopra quota 1,06 dollari per un euro. Ieri la moneta unica era scesa ai minimi da dicembre 2022 a 1,0496, per poi iniziare una decisa risalita.
Rientra (per ora) anche l’emergenza spread, che cala dopo aver toccato i 200 punti alla vigilia. Oggi il rapporto tra i Btp italiani e i Bund tedeschi ritorna sui 194 punti. Sotto osservazione i rendimenti decennali, fissati al 4,77% dal vertiginoso 4,91% del finale della vigilia.