Ilva, il Tribunale del Riesame blocca lo spegnimento dell’Altoforno 2

La nazionalizzazione e il fantasma dell'Iri

L’Altoforno 2 dell’Ilva non si spegnerà. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Taranto, che ha accolto il ricorso dei commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria. Il verdetto del Riesame interrompe le procedure di spegnimento dell’altoforno che da oggi, 8 gennaio, sarebbero entrate nella fase finale. Secondo i giudici, «alla luce della migliore scienza ed esperienza del momento storico in cui si scrive, il rischio per i lavoratori dell’Altoforno 2 deve considerarsi assai ridotto».

In una motivazione di 21 pagine, l’amministrazione commissariale di Ilva si era espressa contro la mancata proroga all’uso dell’Altoforno 2 per gli ulteriori lavori di messa in sicurezza. Il no era stato espresso dal giudice Francesco Maccagnano lo scorso 10 dicembre nonostante la Procura di Taranto, il giorno prima, avesse dato assenso alla proroga.

Può quindi ripartire la trattativa tra ArcelorMittal e Governo. Dopo il pre-accordo del 20 dicembre scorso, l’esecutivo e la proprietà indiana dovranno trovare un’intesa per il rilancio del polo siderurgico tarantino entro il prossimo 31 gennaio.

Lo stop allo spegnimento dell’Altoforno 2 ha evitato anche il rischio che l’attuale cassa integrazione ordinaria per 1.273 lavoratori si trasformasse in cassa integrazione straordinaria per 3.500 addetti.

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