Cos’è il BTP Valore e come si differenzia dal BTP Italia

Nella prima settimana di giugno, il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emesso una nuova famiglia di titoli di Stato riservata solo ai piccoli risparmiatori: il BTP Valore che differisce dal classico BTP Italia.

Cosa sono i BTP

I BTP, acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali, sono obbligazioni emesse dal Mef per finanziare il debito pubblico del Paese. Sono considerati investimenti sicuri e a basso rischio, in quanto l’Italia è un membro fondatore dell’Eurozona e gode di una solida reputazione creditizia. I BTP offrono un rendimento fisso per un periodo di tempo specifico e sono emessi con diverse scadenze.

Cos’è il rendimento dei BTP

Il rendimento dei BTP è il tasso di interesse annuo che viene corrisposto agli investitori che detengono questi titoli di stato. È determinato dall’offerta e dalla domanda sul mercato dei titoli di Stato. Quando la domanda di BTP è elevata, il loro prezzo aumenta e il rendimento diminuisce. Al contrario, se la domanda è bassa, il prezzo dei BTP diminuisce e il rendimento aumenta.

Il rendimento è spesso monitorato come un indicatore della fiducia degli investitori nel debito pubblico italiano e nella situazione economica del Paese. Un rendimento più alto può riflettere preoccupazioni riguardo alla solvibilità del governo italiano, mentre un rendimento più basso può essere un segnale di fiducia e stabilità economica.

Il BTP Valore

Il BTP Valore è una nuova famiglia di titoli di Stato destinata ai risparmiatori individuali con scadenza a quattro anni. È stato creato per aumentare la quota di debito pubblico in mano alle famiglie italiane – attualmente intorno al 10% – con l’obiettivo di renderlo meno vulnerabile in caso di nuove tensioni sui mercati internazionali.

I risparmiatori retail possono sottoscrivere il BTP Valore con un investimento minimo di mille euro. Il BTP Valore prevede cedole nominali semestrali con un premio extra finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito. Al sottoscrittore non verranno applicate commissioni per acquisti effettuati nei giorni di collocamento, mentre sul rendimento del titolo si continuerà ad applicare la tassazione agevolata del 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione come per gli altri Buoni del Tesoro Pluriennali.

Il successo del BTP Valore

Nelle prime due giornate l’emissione ha raggiunto un totale di oltre 10,6 miliardi. Il BTP Valore ha toccato nuovi record anche considerando i dati complessivi dei primi due giorni. Con 370.966 contratti ha superato i 247.204 del diciannovesimo BTP Italia dello scorso mese di marzo.

Il successo del BTP Valore deriva anche dalle sue caratteristiche, per le quali tende a essere meno sensibile a eventuali futuri movimenti dei tassi di mercato. In caso di vendita prima della scadenza offre una maggiore protezione del capitale rispetto ai tradizionali BTP di pari durata. Il BTP Valore è anche gestibile in autonomia tramite sistemi di trading online.

BTP Valore VS BTP Italia

La differenza principale tra BTP Valore e BTP Italia è che il primo è un titolo a tasso fisso con cedole crescenti, mentre il secondo è indicizzato all’inflazione italiana. Questo significa che non è possibile sapere a priori quale sarà l’inflazione nei prossimi quattro anni e quindi quale sarà il suo rendimento. Il BTP Valore differisce dai BTP classici perché, pur essendo caratterizzato dalla presenza di cedole fisse, queste non conservano il medesimo valore per l’intera vita del prestito, quattro anni, ma solo per i primi due, per poi aumentare.

Il rendimento lordo del BTP Valore a scadenza, sommando anche il premio fedeltà, si attesta a poco meno del 4%. È pressoché impossibile invece calcolare a priori il rendimento del BTP Italia, che è agganciato all’inflazione.

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