La fiducia in calo nell’Eurozona influenza i mercati, ma le Borse europee accennano a un recupero dopo le perdite degli scorsi giorni. La seduta del 28 settembre 2023 è stata condizionata come quella di ieri dall’incertezza e dalla volatilità.
Tensione anche per lo spread, che sale sopra quota 200 e allarma il mondo dell’economia. Vediamo più nel dettaglio la giornata dei mercati finanziari.
Gli indici europei
Come ha reso noto la Commissione europea, l’indice che misura la fiducia nell’economia è calato di 0,3 punti nell’area euro e di 0,4 punti nell’Unione europea. A fare da contraltare alla notizia, il tasso d’inflazione su base annua in Germania è più basso del previsto: 4,3% contro le stime che lo davano al 4,5%. Bene anche su base mensile, dove l’inflazione è al 0,2% invece che allo 0,3% pronosticato. Si tratta del tasso più basso da febbraio 2022.
Le Borse europee sono state contagiate da queste notizie altalenanti, chiudendo la seduta in ordine sparso. Milano conclude con il Ftse Mib al +0,55%. Risultato in linea con Parigi (+0,63%) e con Francoforte (+0,69%). La migliore Madrid con un +1,04%. Stabile Londra al +0,15%.
La Borsa italiana
L’Istat ha stimato una diminuzione della fiducia complessiva dei consumatori di circa un punto (da 106,5 a 105,4) e dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che cala di quasi due punti (da 106,7 a 104,9). Unica eccezione il settore delle costruzioni. «L’indice complessivo si attesta sullo stesso valore di ottobre 2022» commenta l’istituto, aggiungendo che si tratta del «valore più basso dallo scorso giugno».
Piazza Affari ha risentito delle notizie internazionali e interne al Paese, compresa la Nadef (Nota di aggiornamento del Def) pubblicata ieri che vede una manovra in deficit per 14 miliardi. Riviste al ribasso le stime sul Prodotto interno lordo del 2024, dal +1,5% al +1,2%.
Tra i titoli più in luce spiccano Bperbanca (+3,15%), Moncler (+2,25%) che recupera dopo le perdite di ieri. Bene anche Ferrari (+2,05) che piazza la sua migliore prestazione dell’ultima settimana. Soffrono la seduta in particolare il settore delle comunicazioni con Telecom (-2,52%) e quello industriale con Pirelli (-1,79%), probabilmente minate dai dati sulla fiducia in calo.
Ottima la prestazione dalla Banca popolare di Sondrio (+1,51%) che dopo l‘acquisizione da parte Unipol gruppo SpA (-0,69%) del 10,2% del capitale sociale vede ora in mano a questi ultimi il 19,7% delle azioni ordinarie della storica banca lombarda. L’operazione è costata oltre 235 milioni.
Borse internazionali tra Evergrande e Amazon
Fuori dal Vecchio Continente le Borse asiatiche continuano a essere gravate dal caso Evergrande. Nonostante la seduta positiva delle altre borse, infatti, Hong Kong ha chiuso in controtendenza, con l’indice Hang Seng al -1,15%.
Evergrande ha sospeso oggi le contrattazioni sulle proprie azioni proprio alla Borsa di Hong Kong, assieme a quelle delle controllate immobiliari e automobilistiche. I titoli della società sono caduti a picco già nelle contrattazioni di ieri.
La sospensione dalle negoziazioni è avvenuta a seguito della notizia secondo cui Hui Ka Yan, fondatore e amministratore delegato di Evergrande, è stato posto dalla polizia cinese sotto «sorveglianza residenziale» dagli inizi del mese. Su di lui pende un maxi-debito da 300 miliardi di dollari.
Sul fronte Usa, Amazon è sotto la lente degli investitori negli ultimi giorni, dopo la notizia della causa intentata dalla Federal Trade Commission (FTC) e da altri 17 Stati Usa. Alla base delle accuse contro la Big Tech, l’abuso di posizione dominante sul mercato e i danni alla concorrenza.
Non sembra soffrire di questa attenzione mediatica negativa l’indice dei tecnologici Nasdaq, che si trova adesso al +0,90%. Il Dow Jones è in salita dello 0,58%. E vola anche lo S&P 500, che quasi a metà seduta si attesta al +0,78%. I risultati sono sintomo di una grande fiducia nell’economia americana, che si sta dimostrando molto resiliente e un mercato del lavoro in ottime condizioni.
Euro in ripresa e allerta spread
L’euro contro le attese recupera sul dollaro, con il cambio che al momento si attesta sugli 1,0575 (+0,71%) dollari per un euro.
Preoccupa la rapida risalita dello spread tra Btp italiani e Bund tedeschi, che si trova adesso a 195 punti, dopo aver superato i 200 poche ore prima della chiusura dei mercati. Il rendimento decennale è adesso al 4,94%, segnando anche in questo caso una risalita molto veloce dal 4,77% di 24 ore prima.