Esiste qualcosa che, più di tutto, vince sul tempo. I libri, con quella condizione di permanenza che li caratterizza anche quando le pagine sono logore o quando la troppa veemenza di un lettore ne ha strappato la prima di copertina, resistono infatti nella memoria, alle mani degli uomini e alle epoche. Anche a Milano è stato Tempo di Libri, ed è stato bellissimo. Dall’8 al 12 marzo si è svolta la seconda edizione della fiera dedicata all’editoria e al mondo degli autori. La manifestazione è stata organizzata da La Fabbrica del Libro, joint venture nata dall’impegno di Fiera Milano e Ediser, la società di servizi dell’Associazione italiana Editori.
Un’occasione per immergersi totalmente nell’universo della carta stampata, con un occhio di riguardo ad alcuni temi che sono stati il focus di questa esposizione. Primo tra tutti, il tema delle donne, dal momento che, dati alla mano, la percentuale delle scrittrici ed editrici femminili è in crescita. Sull’argomento si sono espresse anche Nadia Toffa e Daria Bignardi, intervistate durante le cinque giornate della fiera.
Non solo autori, ma anche personalità di spicco del mondo della musica e del cinema, come il celebre storyteller Eddie Newquist che ha parlato di transmedialità in relazione alle sue esperienze con le saghe di Harry Potter e de Il trono di spade.
Come emerge dalle varie testimonianze raccolte, per gli editori e i visitatori la fiera è stata questa volta un successo. L’esposizione ha chiuso con un totale di 97.240 biglietti staccati, registrando così un aumento del 60% in più rispetto all’edizione del 2017 delle presenze. A essere coinvolti sono stati 425 espositori che, tra case editrici, riviste, associazioni e biblioteche hanno animato i 35mila metri quadrati dei padiglioni.
Servizio di Corinne Corci, Alice Scaglioni e Federico Rivi.