Rtl 102.5 si conferma in testa negli ascolti. Crescono Virgin e Radio Deejay

Rtl 102,5 si conferma la radio più seguita dagli italiani. È quanto emerge dal consueto rapporto annuale di Ter-Tavolo sugli ascolti radiofonici nel giorno e nel quarto d’ora medio nel secondo semestre del 2019.

Nonostante un leggero calo dal 2018, la leadership dell’emittente di Lorenzo Suraci rimane inattaccabile. Al secondo posto infatti, si piazza Rds con 5,5 milioni di ascoltatori nel giorno medio, quasi due milioni in meno rispetto ai 7,3 di Rtl. Subito dopo appaiate Radio Deejay e Radio Italia. Per l’emittente di Linus è il riconoscimento finale di una grande stagione. Radio Deejay è infatti, tra le prime in graduatoria, quella che registra gli incrementi di audience più alti rispetto all’anno scorso, sia per gli ascolti nel giorno medio che per quelli nel quarto d’ora, rispettivamente +5,1% e +7,7%: «Che fosse un anno eccezionale lo sapevo già, bastava guardare il successo delle quattro DeejayTen, dell’estate a Riccione e soprattutto della nostra mega festa di giugno all’ Area Expo di Milano» ha dichiarato il direttore artistico Linus che ha poi aggiunto: «I numeri sottolineano la nostra crescita. Ottimo, ma faremo ancora meglio».

Grande soddisfazione anche per m2o. Nonostante sia ancora lontana dalla vetta, il restyling attuato dal direttore artistico e conduttore Albertino, al suo primo anno alla guida nuovo progetto editoriale, ha portato ottimi risultati: «I nuovi dati d’ascolto confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Speravo in un dato positivo, non scontato quantomeno nell’immediato. Dopo nove mesi di vita», ha concluso Albertino, «la nuova m2o è tra le radio più in crescita del panorama nazionale sia sul giorno medio che sul quarto d’ora».

Il polo delle Radio Mediaset: bene Virgin e RadioMontecarlo

Il polo delle radio Mediaset vede un buon consolidamento di Virgin e di RadioMontecarlo. L’emittente rock con sede a Milano è in crescita. Sono infatti quasi 3 milioni gli ascoltatori nel giorno medio. Radio Montecarlo invece fa un balzo negli ascolti nel quarto d’ora medio con un incremento del 13,9%. Leggera flessione per Radio 105 nonostante i suoi due programmi di punta, Lo zoo di 105 e il morning show Tutto Esaurito, rimangano tra i più seguiti. Molto bene infine i numeri relativi a R101. L’amministratore delegato di Radio Mediaset ha dichiarato con entusiasmo che «la rilevazione conferma la leadership del gruppo. Con una particolare menzione ai risultati di R101, Virgin e Radio Montecarlo, che con le loro perfromance confermano il rafforzamento sul positioning intrapreso negli ultimi anni».

Gruppo Gedi e la crescita di Radio Capital

Il gruppo editoriale Gedi archivia un anno radiofonico molto positivo. Oltre agli ottimi risultati di m2o e RadioDeejay infatti, anche Radio Capital ha fatto registrare il segno più sia negli ascolti nel giorno medio (+4,6%) che nel quarto d’ora (+9,6%). Il direttore Massimo Giannini si è detto molto soddisfatto: «L’andamento degli ascolti premia la qualità dei nostri programmi, la credibilità della nostra informazione e la forza della nostra squadra, arricchita ora dall’ingresso di personalità del calibro di Michela Murgia e Oscar Giannino». Nel 2019 gli ascoltatori giornalieri delle radio del gruppo Gedi sono stati 34,8 milioni  e 6,3 milioni complessivi quelli nel quarto d’ora medio.

Rtl, Radiofreccia e RadioZeta

Il presidente di Rtl 102.5 Lorenzo Suraci, soddisfatto per il mantenimento della leadership, ha esaltato anche le altre due radio del gruppo, l’emittente rock Radiofreccia e RadioZeta: «Siamo il più importante polo radiofonico italiano, con oltre nove milioni di ascoltatori giornalieri. Stiamo lavorando al nuovo ambiente Rtl.it e ci prepariamo al prossimo lancio del nostro Digital Space. Abbiamo regalato ai radioascoltatori  il suono perfetto grazie alla battaglia pionieristica sul Dab ormai diventato realtà in tutte le autovetture e siamo soddisfatti anche degli ascolti della radiovisione in simulcast 24 ore su 24. Sono questi gli ingredienti a cui dobbiamo il nostro primato».

Radio Italia e Radio 24

Nonostante sia scivolata del 3,2% negli ascolti medi giornalieri, Mario Volanti, editore e presidente di Radio Italia, ha voluto sottolineare come «gli sforzi per provare a migliorare le nostre performance continueranno giorno dopo giorno e anche il 2020 ci vedrà molto impegnati su tutti i fronti». Infatti Radio Italia, oltre ad un palinsesto sempre fitto di musica e programmi, segue da vicino tanti eventi e live. Senza dimenticare la partnership esclusiva con la Nazionale di calcio, che la radio seguirà nell’avventura dei prossimi Europei in programma quest’estate.

Un 2019 positivo quello di Radio24. L’emittente nel secondo semestre del 2019 ha centrato l’audience più alto della sua storia con una media giornaliera di oltre 2 milioni di ascoltatori. Con il numero che sale ulteriormente dal lunedì al venerdì, arrivando sopra quota 2.600.000. «I dati confermano la forza del Gruppo 24ore e di Radio24. Abbiamo fatto  della multimedialità il nostro tratto distintivo, dal digitale al quotidiano cartaceo fino ai video» ha dichiarato il direttore della radio e del Gruppo24ore Fabio Tamburini che ha poi aggiunto: «Il nostro progetto editoriale è un successo unico nel panorama radiofonico, vincente per la qualità dei contenuti».

Ottimo risultato anche per Radio Kiss Kiss. L’emittente, la cui raccolta pubblicitaria viene curata dalla concessionaria 24ORE System, ha superato per la prima volta la soglia dei 3 milioni di ascoltatori nel giorno medio, crescendo nel totale annuo del 3,5%. Il presidente del gruppo Radio Kiss Kiss Lucia Nespolo ha invitato i suoi dipendenti a non considerare questo risultato come un traguardo, ma come un incentivo a fare sempre meglio: «Siamo una grande realtà italiana che finalmente raccoglie ciò che ha seminato nel tempo. Guardiamo al futuro proiettandoci nella dimensione che evidentemente meritiamo. A suggellare l’ascesa di Radio Kiss Kiss è arrivata anche l’accensione del canale televisivo nazionale, KISS KISS TV».

La polemica della Rai

Non sono mancate però alcune polemiche relative all’indagine effettuata da Ter-Lavoro. Dopo le critiche preventive prima dell’uscita della rilevazione, sono arrivate da Rai Radio anche quelle dopo la pubblicazione dei dati. Il direttore Rai Radio Roberto Sergio si è espresso molto duramente sul rapporto: «Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che la ricerca non è idonea a fotografare la realtà degli ascolti in Italia. Da analisi interne si evidenzia una risalita clamorosa delle radio del gruppo Rai, in particolare Radio 1 e Radio 2. I dati che rileva Ter sono il risultato delle campagne di comunicazione, della notorietà del brand e di altri elementi esogeni. Non rappresentano l’ascolto vero delle persone». Secondo la Rai infine, l’indagine non premierebbe la qualità dei programmi, ma solo la capacità di essere ricordate delle radio.

Per queste ragioni è stato chiesto il supporto dei soci per modificare sostanzialmente la metodologia della ricerca «per il bene delle radio italiane». Nello specifico, da viale Mazzini auspicano l’avvio di un test sul territorio che consenta di valutare l’introduzione a medio termine in maniera graduale e comunque combinata con il sistema vigente di rilevazione.

 

 

Nicolo Rubeis

Giornalista praticante con una forte passione per la politica, soprattutto se estera, per lo sport e per l'innovazione. Le sfide che attendono la nostra professione sono ardue ma la grande rivoluzione digitale ci impone riflessioni più ampie. Senza mai perdere di vista la qualità della scrittura e delle fonti.

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