Dimenticate le timide tonalità pastello della primavera. La moda estate 2022 è all’insegna dei colori, rigorosamente sgargianti. L’ispirazione arriva dalla natura. Il verde brillante della Costa Smeralda e della vegetazione del Mediterraneo, il rosso intenso dell’ibisco, il giallo caldo del sole africano, il rosa avvolgente del tramonto. Tinte decise, accostate con la tecnica del color block in forte richiamo alla pittura del Novecento: dai Fauves alla Polinesia di Gauguin, le passerelle si accendono come tele espressioniste.
Le nuove tendenze rompono con il torpore dell’inverno e irrompono nella dimensione privata delle case abitate durante la pandemia. La parola chiave è rinascita. Che sia sulla spiaggia di Forte dei Marmi o tra i grattacieli di Manhattan, l’obiettivo è spiccare, affermare la propria esistenza servendosi degli abiti. Il monocolore prevale sui toni neutri della sabbia come sul grigio dell’asfalto mettendo in risalto la personalità di chi lo indossa.
Il monocolore di Valentino
La strada è stata aperta da Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, che con il PP Pink ha lanciato un messaggio radicale guardando alla stagione Fall Winter 2022/2023. I suoi abiti monocromatici vengono messi a servizio delle persone, diventando strumento di affermazione di sé.
L’esuberanza delle tinte si fonde con il bisogno di riservare alla comodità il primo posto, ricevuto in eredità dai lunghi periodi di smart-working. Dopo due anni di attese è esplosa la voglia di evadere dalle costrizioni della città e la moda ne è perfetta interprete. Così, le gonne a tubino si fanno ampie e a lunghezza-terra in pieno stile ibizenco, le giacche maschili dimenticano i bottoni e accompagnano la figura senza costringerla. Il pantalone Capri, simbolo dalla stagione estiva fin dagli Anni Cinquanta, è ora lungo e largo, da indossare con scarpe basse o addirittura a piedi nudi, dove il contesto lo permette.
Una visione fluida
Eleganza diventa sinonimo di spontaneità e disinvoltura, in contrasto con la ricercatezza e la cura del dettaglio imposte dalle realtà più formali. Via libera quindi a modelli scivolati e tessuti morbidi, camicie sbottonate e abiti fluttuanti.
Alla base di questo cambiamento non c’è solo la ricerca del comfort. Le tonalità accese prevalgono sui modelli che si fanno meno decisi per lasciare spazio a una visione genderless dell’abbigliamento, che abolisca le distinzioni di genere. Attraverso le scelte cromatiche passa una nuova chiave di lettura della società, ormai più fluida non solo nelle abitudini ma anche nella percezione dei singoli individui. Alla volontà di mettersi in evidenza si unisce il desiderio di sentirsi parte di una comunità priva di etichette e in grado di mettere tutti sullo stesso piano. Ciascuno con i propri colori.