La mascella di Caino
La mascella di Caino è un libro del 1934 tornato in auge grazie a Tik Tok. L’ennesimo caso di “rinascita letteraria” dovuta al social cinese.
Gli ingredienti sono quelli di un giallo, vittime e assassini, ma nella ricetta di Torquemade, pseudonimo di Edwaerd Powys Mathers, sono tutti mescolati. L’autore fu anche enigmista e maestro di cruciverba e il romanzo va risolto proprio come fosse un rompicapo. Le 100 pagine che compongono il volume non sono in ordine. Individuarne quello corretto non è facile, non basta collegare le frasi che iniziano in una pagina e finiscono in un’altra (terminano tutte con il punto).
Quando Caino’s Jawbone venne pubblicato fu messo in palio un premio da 15 sterline, solo S. Sydney-Turner e W. S. Kennedy furono in grado di arrivare alla soluzione e riscuotere il danaro.
Ora che è stato pubblicato da Mondadori c’è in palio una Gift Card da 500 euro per chiunque risolverà gli enigmi, i detective letterari hanno tempo fino al 1 novembre 2022.
In questo secolo solo due persone sono riuscite nell’impresa, Patrick Wildgust che si occupa di narrativa non lineare e il comico e cruciverbista inglese John Finnemore. Quest’ultimo si è cimentato nel gioco letterario durante i mesi del lockdown, ci sarebbe riuscito, come lui stesso ha affermato, senza tanto tempo a disposizione e altrettante “Googlate”.
BookTok e la “reading renaissance”
Antonio d’Orrico, critico letterario, sconsiglia l’acquisto del volume a chi è solito trattare i libri come pezzi da collezione: “Il libro va smembrato, devi strappare le pagine e allinearle sulla parete come fanno i detective nelle serie tv crime, a qualcuno può dare fastidio”. Sicuramente l’idea non disturba Sarah Scannell, l’americana che su Tik Tok ha pubblicato un video in cui tenta di risolvere gli enigmi di Torquemade. Ha trasformato una parete nella sua stanza in una lavagna per collegamenti, le stesse che nei film crime si usano per indagare sugli omicidi. La viralità dei suoi video, con milioni di visualizzazioni, alla fine di novembre 2021 portò all’esaurimento delle copie.
Il potere di Tik Tok è noto per quanto riguarda la discografia, molte delle canzoni in vetta alle classifiche di Spotify sono quelle virali sulla piattaforma. Ora però a diventare popolari sono anche i libri (soprattutto quelli finiti nel dimenticatoio). Il fenomeno si chiama “reading renaissance”, rinascita letteraria, un successo ritardato per tutti quei libri usciti anni fa ma diventano famosi dopo un exploit su Tik Tok. Nella primavera 2021 La canzone di Achille, romanzo di Madaline Miller del 2011 è tornato in classifica nella primavera 2021 dopo essere stato inglobato dall’hastag #booktok.
Editori, Tik Tok e le polemiche sull’irrisolvibile enigma di Torquemade
La mascella di Caino è solo l’ultimo dei “ripescaggi” dei BookToker e per il momento non si parla d’altro. I pareri dei creator su Tik Tok si dividono. C’è chi osanna il game letterario e chi lo condanna a causa della traduzione italiana che comprometterebbe la risoluzione.
I traduttori sono il collettivo (o forse una persona sola) The Crime Badger, l’identità è misteriosa proprio per rimanere fedele allo spirito dell’opera tradotta. In un’intervista hanno dichiarato che la parte più complicata nella traduzione sono stati i riferimenti alla cultura inglese, specialmente quelli letterari, degli anni 30 del ‘900. “Confidiamo che il lettore faccia un proficuo uso di Internet, una miniera di preziose informazioni: bisogna solo essere sufficientemente scaltri da capire cosa cercare. In questo libro, come in ogni giallo che si rispetti, è tutto sotto i nostri occhi fin da subito”.
Mondadori è stato il primo editore italiano a sbarcare su Tik Tok, ora anche Harper Collins Italia e Neri Pozza. Il mercato editoriale sta cambiando, il modo in cui l’editoria comunica muta e si adatta ai tempi.
Questione spinosa rimane quella di stabilire quali siano i confini tra scelte dettate dalla professionalità e scelte dovute al marketing veicolato dall’algoritmo di Tik Tok. Comunque si può confidare nei gusti dei BookToker e come dice Angelo d’Orrico: “Basta che su Tik Tok consiglino libri belli”.
