Passaparola, è così che solitamente i lettori scelgono cosa leggere. Nessuno di loro, però, avrebbe mai immaginato che nel 2022 sarebbe stato Tik Tok il posto in cui scambiarsi pareri e consigli. Sono i “book toker”, “influencer letterari”, i protagonisti di questa rivoluzione. Con i loro video orientano le scelte degli utenti e parallelamente influenzano anche il mercato editoriale. Quando un libro diventa “virale” sulla piattaforma, o viene ristampato o torna in vetta alle classifiche. Ultimamente, poi, nelle librerie sono comparsi scaffali dedicati interamente ai volumi del #BookTok.
Il fenomeno nasce negli Stati Uniti nel 2020 ma in Italia prende piede solo un anno dopo: oggi è una realtà affermata e consolidata, con circa 90 miliardi di visualizzazioni. Ora c’è una novità in più: le “live – lettura” ideate dalla content creator Megi Bulla.
Su Tik Tok ragazzini e giovani si collegano ogni sera dalle 21 alle 23 e ognuno di loro legge. È come un club del libro ma con libri diversi. È come stare soli, ma insieme. Domenica 20 novembre, nella cornice di BookCity, le live lettura da digitali sono diventate reali.
“UNA DOMENICA MATTINA PER LEGGERE INSIEME”
Una platea di 350 lettori con la testa china sui propri libri. Seduti l’uno accanto all’altro e non dietro gli schermi di un cellulare. Il silenzio interrotto solo dal fruscio delle pagine sfogliate e dalla musica classica in sottofondo.
All’Auditorium Enzo Boldoni, in Zona Bonola, lontano dal rumore e dalle distrazioni della Metropoli, la community di Megi Bulla “Meg” si è finalmente riunita. L’incontro si apre con una chiacchierata tra Jolanda Di Virgilio, redattrice del IlLibraio.it. La rivista mensile è stata promotrice dell’evento e ha recentemente lanciato il suo account Tik Tok, creando in parallelo una nuova sezione dedicata al mondo ibridato di lettura fruibile attraverso le piattaforme social. Ospite dell’evento, oltre Meg, anche la booktoker Valentina Ghetti.
Piano piano tra le tre relatrici si crea un’atmosfera familiare. Accomodate su poltrone proprio come in un salotto, scherzano sulle copertine dei loro libri coordinate all’outfit e raccontano di quanto la pandemia abbia influito sull’idea di queste live. Poi chiedono al pubblico di mostrare le proprie letture. “A un concerto si alzano gli accendini, qui ad illuminarci ci sono i libri!” Scherza Meg. “Finalmente i media hanno smesso di demonizzare Tik Tok e di presentarlo come una piattaforma per i balletti. Per me è sempre stato un passaparola per i libri e questa giornata è l’esempio dell’impatto positivo del social” aggiunge Valentina Ghetti.
Sul tema del mondo editoriale sempre più attento al fenomeno #BookTok, Jolanda Di Virgilio spiega che la decisione de IlLibraio.it di sbarcare su Tik Tok è sintomo della necessità di intercettare i più giovani: “Non eravamo in grado di raccogliere il pubblico degli adolescenti perché non usavamo stessi linguaggi e stesso canale. Essere presenti su questa piattaforma significa arrivare in modo diretto a loro, format diverso ma stesso argomento: i libri”.
Tra i partecipanti ci sono universitari, giovani e ragazzini (accompagnati dai propri genitori), ognuno con un libro. C’è Letizia che ha 14 anni ed è lì “perché al momento è in pieno blocco del lettore e vuole sfruttare quest’occasione per uscirne”. C’è Cristina, un po’ già grande con i suoi 16 anni, che si rifugia in Tik Tok per trovare un luogo dove condividere la sua passione. Apprezza il funzionamento dell’algoritmo, “che le consiglia sempre un romanzo affine ai suoi gusti”. E poi c’è l’altro grande motivo che le ha spinte a partecipare all’evento: “C’è Megi Bulla”.
“MEG”, LIVE LETTURA E IL FENOMENO #BOOKTOK
Si chiama “La Biblioteca di Daphne” il suo profilo, il più seguito a livello italiano nella categoria “book-tok” e a oggi conta più di 292mila seguaci. “È iniziato tutto come un gioco nel febbraio 2021, quando presentavo edizioni illustrate di alcuni miei libri”, racconta Megi. Poi piano piano, i seguaci della pagina sono aumentati e ne è nata una vera e propria community. “All’inizio vedere anche solo 100 persone che mi seguivano era un successo. Quando la piattaforma ha introdotto la possibilità di fare live, ho ideato un format in cui le persone si collegavano a distanza e leggevano in silenzio il proprio libro, con la musica in sottofondo”. Tutti insieme. Ognuno immerso nel proprio mondo.
“È stato molto naturale per me mettermi in gioco perché nessun’altra piattaforma digitale era vicina a me come TikTok, dove vengono premiate la sincerità, la trasparenza e la genuinità. Sono sempre stata me stessa. Io non chiamo ‘follower’ coloro che si sintonizzano sul mio canale e mi seguono, ma siamo una community”. Le live di lettura sono momenti condivisi da circa 1.100 lettori ad ogni seduta e durano due ore per tre volte a settimana. In quei momenti il telefono rimane spento, per non avere distrazioni: “non ci siamo per nessuno”. “L’idea è nata durante il periodo del lockdown, quando mi sentivo sola, con le biblioteche chiuse e senza poter incontrare gli amici”. Il suo invito è stato accolto da tantissime persone, che evidentemente provavano gli stessi bisogni: “le nuove generazioni hanno l’esigenza di sentirsi parte di qualcosa. Non avrei mai potuto prevedere questo successo enorme”. La lettura è diventata così uno spazio collettivo, dove potersi ascoltare e confrontare. “Per me è casa, un momento intimo e spontaneo”.
“C’è il pregiudizio che il lettore sia un animale a-sociale e preferisca trascorrere il tempo da solo. Non è vero: la prima cosa che vuole fare appena ha terminato un libro, è confrontarsi con qualcuno”. Il protagonista non è quindi il libro, ma l’esperienza di condivisione che ne deriva. Si possono condividere liberamente le proprie emozioni, senza alcun timore di essere giudicati.
Ma qual è il rapporto con le case editrici in questo nuovo format digitale? “Le case editrici non erano minimamente interessate a Tik Tok all’inizio, perché non vedevano nella piattaforma un potenziale di rendita. Adesso le cose sono cambiate”. Gli editori, infatti, sfruttano il social: in alcune librerie è possibile trovare lo scaffale ‘Book Tok’. E spesso questi libri diventano bestseller ogni settimana. “Questo è un orgoglio personale e un traguardo enorme, a cui si aggiunge la giornata di oggi. Finalmente Book City si è aperta al Book Tok”.