Dietro le quinte di “Teccheppigli?”, il nuovo podcast di Damiani e Pecchia

Cinque amici seduti intorno ad un tavolo, l’ora di cena. Qualche bicchiere mezzo pieno e il posacenere in mezzo al tavolo fanno da testimoni ai loro discorsi e alle loro battute. Di cose da dire ne hanno tante e poi son toscani, sono simpatici. «Ma perché non facciamo un podcast?».

Nasce così Teccheppigli, il nuovo video podcast ideato da Davide Damiani e Federico Pecchia. La voce e la faccia ce la mettono loro, due toscani trapiantati a Milano che di lavoro fanno gli speaker per RTL 102.5. Per il resto ci sono le penne degli altri due autori, Andrea Lavagnini e Giacomo Poli, e la produzione audio-video del collettivo Nubifilm Studio.

L’atmosfera è quella del bar a fine giornata, nell’orario di chiusura, quando si può abbassare la serranda a metà e lasciarsi andare a quattro chiacchiere tra amici. Il tutto di fronte ad un bicchiere di birra – o di vino, nel caso di Damiani. Il nome del format è presto detto, qual è la prima domanda che fai al tuo amico quando ti accomodi di fronte al bancone di un bar se non «te che pigli?».

Davide Damiani e Federico Pecchia con Paola Di Benedetto, ospite del secondo episodio di Teccheppigli

Ogni settimana, nella location dell’Ostello Bello di Milano, Damiani e Pecchia ospitano una personalità del mondo dello spettacolo, e non solo. «Il requisito che seguiamo per scegliere chi invitare è che deve essere interessante», ci spiega Pecchia, «e deve essere anche uno che non se la prende perché io e Damiani si scherza parecchio», (leggere i virgolettati con rigoroso accento toscano ndr).

Gli ospiti, dopo aver parlato della loro carriera e aver risposto alle domande, talvolta irriverenti, dei conduttori, partecipano ad alcuni giochi e rubriche pensati ad hoc per loro. «Sono in grado di creare un’empatia particolare con gli ospiti», racconta Andrea Longhin di Nubifilm, «Qualsiasi cosa abbiano in mente è buona la prima».

«Ci piaceva l’idea di avere uno spazio in cui poter esprimere la nostra idea di intrattenimento», continua Pecchia, «la radio, rispetto al podcast, ha molti più paletti. Tempi più stretti, scalette più definite. Anche perché in quel caso è la musica ad essere protagonista. Con Teccheppigli si ride, si chiacchiera, si gioca e si beve». In più, ogni tanto, si canta anche. Il piccolo palco in legno nella sala dell’Ostello Bello offre la giusta cornice per un momento più intimo, in cui dagli artisti ospiti del podcast possono suonare qualche canzone in acustico.

Teccheppigli
Dietro le quinte del primo episodio del video podcast con Aurora Ramazzotti

«La nostra ambizione è quella di creare un prodotto che possa essere considerato televisivo», spiega Claudio Spanu di Nubifilm, «per questo abbiamo deciso di lavorare molto sulla qualità video del podcast, anche grazie alla scelta del formato video cinematografico. Oltre ad essere una novità nel mondo dei video podcast, ha un’ottima resa estetica».

I due speaker in video ci sanno stare, abituati anche dall’esperienza della radio visione su RTL 102.5. Non sono solo delle belle voci, come ci racconta scherzando Pecchia: «Abbiamo puntato fin da subito su un formato audio-video perché ci sono tante cose negli episodi che rendono molto meglio se viste, oltre che ascoltate. Vale sia per i giochi che per le esibizioni dal vivo degli artisti. Ma poi guarda che bel posticino che abbiamo a disposizione».

Il video podcast è distribuito su YouTube, che è il centro principale dell’ecosistema di Teccheppigli, ma è raggiungibile anche su Spotify e sulle altre principali piattaforme di podcasting. Per altri contenuti speciali, c’è la loro pagina Instagram. La loro biografia, con la citazione tratta dalla serie cult italiana Boris, mette subito le mani avanti: «Scusa Stanis se Federico Pecchia e Davide Damiani hanno devastato anche il mondo del podcast». Maledetti toscani.

Francesco Lo Torto

Giornalista praticante fiorentino trapiantato a Milano. Leggo, ascolto, parlo e scrivo di politica e geopolitica. Da quando è arrivata l'adolescenza scrivo e compongo musica, da prima ancora mi emoziono con lo sport. Laureato in Editoria e Comunicazione all'Università degli Studi di Milano.

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