
Scrittore, giornalista, agente segreto, cacciatore di storie. Così si può riassumere la carriera di Frederick Forsyth, scomparso lunedì 9 maggio a 86 anni nella sua residenza inglese. A dare l’annuncio il suo agente Johnathan Lloyd, che ha pubblicato un comunicato: «Siamo in lutto per la scomparsa di uno dei più grandi scrittori thriller del mondo». Dal suo romanzo più celebre, Il giorno dello sciacallo, sono seguiti due film e una serie tv.
Dai reportage ai romanzi
Una vita frenetica e avventurosa quella di Forsyth, che a 19 anni era il più giovane pilota della Royal Air Force. Si lascia alle spalle la carriera da aviatore alla fine degli anni Cinquanta per diventare giornalista. Esordisce collaborando con piccole testate, per poi fare il corrispondente da Parigi, Germania dell’Ovest e Cecoslovacchia per l’agenzia stampa Reuters. Nel 1965 diventa reporter per la BBC, per conto della quale conduce un’indagine sulla guerra in Biafra, dove soggiorna per due anni. Da questo reportage la sua opera prima, The Biafra Story (1969) e una storia di mercenari con I mastini della guerra (1974). I suoi romanzi si riconoscono per due aspetti: il contesto internazionale e l’attenzione ai dettagli tipica del giornalista inviato. Una carriera coronata da 20 libri e più di 75 milioni di copie vendute. Da Dossier Odessa, Il quarto protocollo a Il fantasma di Manhattan, sequel de Il fantasma dell’opera (1910).
Negli anni Settanta è la volta de Il giorno dello sciacallo (1971), – vincitore dell’Edgar Allan Poe Award – che racconta del complotto dell’Organisation de l’armée secrète (Oas) – gruppo paramilitare attivo durante la guerra d’Algeria – per assassinare il Presidente francese Charles de Gaulle. Una vicenda che Forsyth ha seguito come giornalista d’inchiesta. Dal romanzo seguono due film – uno del 1973 e uno del 1997 – e una serie televisiva del 2022 con protagonista Eddie Redmayne.
Giornalista d’inchiesta e agente segreto
Nella sua missione da giornalista investigativo oltre la cortina di ferro, pur di accalappiarsi qualche informazione in più, non si risparmia nemmeno un flirt con due informatrici della Stasi, e nel 1974 ad Amburgo è bersaglio di un trafficante d’armi che pare l’avesse scoperto, dopo essersi finto un intermediario del Sudafrica. Proprio nell’anno in cui esce The Biafra Story, Forsyth inizia la sua collaborazione con l’MI6. A 71 anni approda persino a Milano e a Buccinasco per un’inchiesta sulla ‘Ndrangheta. Una sete di sapere e di raccontare, che lo scrittore non ha mai perso.