«It’s difficult to talk and be understood». “È difficile parlare ed essere capiti” diceva Val Kilmer – nato a Los Angeles, l’ultimo giorno del 1959 – nei primi minuti del documentario biografico Val, diretto da Leo Scott insieme a Ting Poo, che nel 2021 rivelava al pubblico i filmati inediti, raccolti dallo stesso Kilmer, di circa 40 anni tra vita personale e le luci di Hollywood. A 65 anni, l’attore è scomparso a causa di una polmonite.
Per l’uscita del documentario Val, il comunicato stampa dello studio descriveva Kilmer come «uno degli attori più volubili e/o incompresi di Hollywood». Ma Val Kilmer è un professionista che ha segnato la storia de “La Mecca del cinema”. Primeggiando sulla scena dalla fine degli anni ’80, con l’uscita di Top Gun di Tony Scott, fino ai primi anni duemila, in Kiss Kiss Bang Bang di Shane Black.

La carriera
La carriera di Val Kilmer inizia nei palcoscenici teatrali, dove dimostra da subito di essere un talento precoce. Fino a farsi notare nei suoi battesimi sul grande schermo: in commedie come Top Secret! (1984) e Real Genius (1985). Il vero trampolino di lancio arriva nel 1986 con Top Gun, grazie alla performance nei panni di Tom “Iceman” Kazansky. Con Top Gun, Kilmer si configura come una vera star internazionale, e dà inizio a una lunga serie di ruoli iconici che ancora oggi rimangono nella memoria collettiva.
Ad esempio, la sua trasformazione in Jim Morrison per The Doors (1991) – film dedicato all’omonima band statunitense – è memorabile. Dove Kilmer non solo incarna il carisma e la ribellione del leggendario frontman, ma canta personalmente le canzoni. Sorprendendo sia il pubblico sia i membri originali della band.

Ma nella mente dei fan e degli appassionati di cinema rimangono anche Doc Holliday in Tombstone (1993), il mentore Elvis in True Romance (1993). E pure la prova in Batman Forever (1995), dove Kilmer assume la doppia identità di Bruce Wayne e Batman. Senza dimenticare il thriller Heat (1995), nel quale Kilmer si confronta con colleghi maestri del settore come Al Pacino e Robert De Niro.
Negli anni 2000, la sua carriera attraversa alcuni momenti di difficoltà, con progetti meno riusciti come The Island of Dr. Moreau e The Saint. Ma il suo talento riprende a splendere con Kiss Kiss Bang Bang nel 2005, per il quale riceve il Satellite Award come miglior attore non protagonista in una commedia/musical. Che segna una sorta di rinascita artistica per Kilmer, unita alla riconquista del favore della critica.

La malattia e il ritorno al cinema
Nel 2021, il documentario Val ha offerto ai fan e agli appassionati uno sguardo intimo sulla sua vita, sulle lotte personali e sulle tappe artistiche della sua carriera. Dal 2015 – infatti – Val Kilmer ha affrontato la diagnosi di un tumore alla gola, per cui si è sottoposto a diverse operazioni e terapie, inclusa una tracheotomia. Fino alla compromissione del normale funzionamento delle corde vocali.
Nonostante la malattia, Kilmer ha continuato lavorare. E nel 2022 è tornato al cinema con il sequel di Top Gun, dal titolo Top Gun: Maverick, col ritorno del personaggio di Iceman. Per il film, la sua voce danneggiata è stata riprodotta grazie a sofisticate tecnologie di intelligenza artificiale.

Padre di due figli (è stata la figlia Mercedes a dichiarare al New York Times la causa della morte per una polmonite), Kilmer era stato sposato con l’attrice Joanne Whalley dal 1988 al 1996.