Napoli, scacco matto alla baby gang: sette fermati, quattro sono minorenni

Sono sette le ordinanze di custodia cautelare notificate dai Carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) ai membri della baby gang che da mesi imperversava nelle strade di Napoli Est. Tra i fermati ci sono anche quattro minorenni, che sono stati portati nel centro di accoglienza dei Colli Aminei. Gli altri tre si trovano invece nel carcere di Poggioreale. Il gruppo è accusato di aver commesso diciassette rapine tra ottobre e novembre 2017 nell’area compresa tra Pomigliano d’Arco, Casalnuovo, Brusciano, Volla e Casoria.

Il modus operandi era sempre lo stesso: individuata la vittima (trentadue in totale, perlopiù minori), i componenti della gang la minacciavano a volto coperto con una pistola giocattolo per farsi consegnare il cellulare, fuggendo poi in scooter. Altri due rapinatori coinvolti negli episodi incriminati erano già stati arrestati lo scorso 25 novembre.

L’operazione è avvenuta proprio nel giorno dell’arrivo nel capoluogo campano del ministro dell’Interno Marco Minniti, che presiederà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, a cui parteciperanno anche i vertici locali e nazionali delle forze dell’ordine. Tema principale, le misure da adottare per contrastare la recente escalation delle violenze perpetrate dalle baby gang. Sarà presente all’incontro anche Arturo Iavarone, il diciassettenne accoltellato prima di Natale, assieme alla madre Maria Luisa, che dal giorno dell’aggressione non ha smesso di chiedere giustizia. Del gruppo che ha aggredito il figlio, infatti, ad oggi è nota l’identità di un solo sospettato, il quindicenne “’O nano”.

Sull’argomento della crescente violenza giovanile Maria de Luzenberger, procuratore della Repubblica per i minorenni di Napoli, non utilizza mezzi termini: «C’è una gravissima emergenza sociale oltre che criminale. È da tempo che ne parlo. La città ha una sua organizzazione dei servizi sociali, pur nelle pesanti carenze che registra, ma la periferia e soprattutto i comuni limitrofi versano in una situazione molto più critica. Sì, alcuni quartieri sono totalmente abbandonati». (av)

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