Morto Luciano Porcari, l’uomo che dirottò un aereo per cinque giorni

È morto il 13 dicembre all’età di 84 anni Luciano Porcari, protagonista di uno dei più lunghi episodi di dirottamento della storia dell’aviazione italiana. L’uomo, originario di Orvieto, in Umbria, fu in grado di sequestrare per ben cinque giorni un Boeing della Iberia, dirottandolo da Barcellona ad Abidjan (Costa d’Avorio), poi a Torino, a Varsavia e a Zurigo.

Un sequestro da record

I fatti risalgono al marzo del 1977, quando Porcari fece sì che il Boeing percorresse ben 50mila chilometri prima di essere catturato. L’uomo minacciò la presenza di una bomba all’interno del velivolo, costringendo il pilota a rimanere in volo e tenendo in ostaggio passeggeri ed equipaggio.

La bomba, alla fine, si rivelò essere una semplice bottiglia di champagne, che venne persino offerta ai passeggeri. L’obiettivo di Porcari era quello di ottenere l’affidamento della figlia, che era stato invece conferito alla moglie, dalla quale si stava separando.

L’omicidio della moglie e della suocera

Ma non è finita qui: qualche anno dopo il dirottamento, Luciano Porcari finì al centro di un altro spiacevole fatto di cronaca legato alle stesse motivazioni. Nel maggio del 1995, infatti, la Corte d’Assise di Terni lo condannò all’ergastolo per l’omicidio di Roberta Zanetti, sua ex compagna e madre di sua figlia, e per il ferimento della madre della donna.

I fatti si verificarono il 2 febbraio 1994 nella casa della giovane. Qui Porcari sgozzò Zanetti, che lo aveva lasciato, e ferì sua suocera con un colpo d’arma da fuoco. Anche in quell’occasione agì per l’affidamento della figlia, che aveva rapito qualche giorno prima.

Il precedente dell’attentato di Fiumicino

Il dirottamento ad opera di Porcari conquistò la scena mediatica italiana nel periodo, anche a causa del contesto storico in cui si verificò. Risaliva solo a quattro anni prima, infatti, lattentato di Fiumicino, il colpo terroristico palestinese che interessò l’aeroporto di Roma-Fiumicino, con un bilancio di 32 morti e 15 feriti.

Nella stessa data della strage di Fiumicino si tenne l’udienza del processo penale contro i terroristi del precedente attentato di Ostia, che si era poi rivelato un nulla di fatto.

Sara Leombruno

Nata e cresciuta a Napoli, prediligo scrivere di cronaca e spettacolo. Amo le storie e percepire emozioni in chi me le racconta.

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