Un razzo di SpaceX è in rotta di collisione programmata con la Luna

shuttle

Una collisione programmata nello spazio. Il secondo stallo di un razzo Falcon 9 di SpaceX potrebbe schiantarsi con la Luna tra qualche settimana.  E’ ciò che hanno previsto alcuni astronomi. Quasi una scena alla “Dont Look Up”, pellicola del momento su Netflix, dove si racconta che una cometa avrebbe presto colpito la Terra in maniera disastrosa. Nella realtà il razzo non avrà importanti conseguenze sul satellite naturale. La novità è che sarà il primo impatto lunare accidentalmente provocato da un lanciatore fuori controllo al termine della missione.

Cos’è un Falcon 9

I Falcon 9 sono i razzi di maggior successo della compagnia di Elon Musk. Composti da un primo stadio alto circa 40 metri con i suoi nove motori Merlin spinge il secondo stadio alto 20 metri. Questo ha un solo motore impostato per funzionare nell’ambiente spaziale e spingere il carico verso l’orbita di destinazione. Di solito, il primo stadio rientra automaticamente sulla Terra per essere riutilizzato. Il secondo, invece, si autodistrugge nell’atmosfera senza lasciare detriti.

Elon Musk, SpaceX
I “problemi” del razzo

Il secondo stallo del Falcon 9 diretto verso la Luna faceva parte di un lancio effettuato l’11 febbraio 2015 per portare in orbita il satellite Deep Space Climate Observatory dell’Amministrazione nazionale per l’oceano e l’atmosfera (NOAA), l’agenzia federale statunitense che si occupa di clima, oceani e meteo. Finora il satellite è stato impiegato per l’osservazione dei fenomeni meteorologici nella porzione di Spazio intorno alla Terra. Il lancio è andato come previsto.

Prototipo del razzo Falcon 9 di SpaceX

Il primo stadio ha spinto il resto del razzo oltre l’atmosfera ed effettuato un rientro controllato, mentre il secondo stallo ha continuato a spingere il satellite per indirizzarlo verso il punto (L1) tra la Terra e il Sole. Come previsto, dopo la separazione dal satellite, il secondo stadio è rimasto con una scarsa quantità di propellente tale da non consentirgli di spingersi nuovamente verso l’atmosfera terrestre. Il secondo stallo non poteva contare su una spinta sufficiente per sfuggire alla gravità esercitata dalla Terra e dalla Luna, quindi è rimasto intrappolato tra i due corpi celesti iniziando a seguire un’orbita fuori controllo.

Le conseguenze possibili

Dopo sette anni di studi, alcuni studiosi hanno analizzato il secondo stadio e calcolato la collisione con la Luna. Secondo le stime, l’impatto potrebbe avvenire a marzo. Anche se è complicato fare previsioni precise, le stime più accurate indicano che la collisione potrebbe avvenire sulla faccia nascosta della Luna, l’emisfero non visibile dalla Terra.

In caso di impatto le conseguenze per la Luna sarebbero minime, ma la collisione potrebbe creare un cratere. L’analisi dell’impatto offrirebbe informazioni importanti dal punto di vista scientifico per comprendere meglio le caratteristiche del suolo lunare, da decenni oggetto di studio. Nella storia delle esplorazioni spaziali la Luna è stata bersagliata da diverse sonde. Il primo impatto lunare causato da un oggetto costruito sulla Terra è avvenuto il 13 settembre ‘59, quando l’Unione Sovietica riuscì per la prima volta a far depositare sul nostro satellite naturale la sonda Lunda 2.

Oscar Maresca

Curioso di professione, giornalista per passione. Classe ’98, nato a Napoli. Innamorato delle storie da raccontare e del calcio. Pubblicista dal 2017, praticante per MasterX, collaboro per La Gazzetta dello Sport. A Milano per scelta. Sogno e scrivo, non necessariamente in questo ordine.

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