Stromboli, il vulcano torna a eruttare. Forte esplosione e cenere sulle case

Prima un boato seguito da una nuova esplosione di forte intensità, poi una colonna di fumo, visibile da tutte le isole con caduta di cenere e lapilli sulle case.

È accaduto mercoledì 28 agosto a Stromboli, l’isola delle Eolie in provincia di Messina, quando il vulcano è tornato a eruttare, dopo che lo scorso 3 luglio la pioggia di lapilli aveva devastato Ginostra, causando anche la morte dell’escursionista Massimo Imbesi.

Tanta la paura per i turisti presenti sull’isola, un gruppo dei quali è stato costretto a trovare rifugio nella Chiesa di San Vincenzo. Molte imbarcazioni ormeggiate lungo la costa, si sono dovute allontanare, mentre gli aliscafi diretti verso l’isola, sono stati fatti attraccare a Panarea.

L’attività vulcanica ha interessato principalmente l’area centro meridionale dello Stromboli, con una sequenza di eventi esplosivi, il più forte dei quali si è verificato alle 12:17.

Parossismo dello Stromboli, 28 agosto 2019 – New paroxysm at Stromboli, 28 August 2019

Ecco il video registrato dalla telecamera di sorveglianza visiva dell'INGV-Osservatorio Etneo posta a quota 400 m sull'orlo settentrionale della Sciara del Fuoco dello Stromboli, 28 agosto 2019.Video recorded by the visual surveillance camera of the INGV-Osservatorio Etneo at 400 m elevation on the north rim of the Sciara del Fuoco of Stromboli, 28 August 2019.

Pubblicato da INGVvulcani su Mercoledì 28 agosto 2019

 

«I prodotti generati dall’esplosione sono ricaduti in tutta la terrazza craterica e lungo la Sciara del Fuoco rotolando sino a raggiungere la linea di costa – si legge nel comunicato dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatoria EtneoL’area di ricaduta ha interessato tutta la zona sommitale del vulcano e la colonna eruttiva ha raggiunto un’altezza superiore ai 2 km».

Dall’area nord del cratere, invece, un flusso piroclastico si è riversato lungo la Sciara del Fuoco, proseguendo per centinaia di metri in mare. L’esplosione ha, poi, generato una piccola onda di tsunami di 30 centimetri, prontamente registrata e segnalata con un sistema di sirene.

I materiali eruttati hanno colpito la vegetazione e innescato diversi incendi, che al momento sono sotto controllo. Come già accaduto a luglio, anche in questo caso si è trattato di un evento parossistico, il tipo di eruzione più violenta e imprevedibile che un vulcano come lo Stromboli possa generare.

I precedenti eventi sono stati registrati nel marzo del 2007 e prima ancora nell’aprile del 2003. In questo caso, invece, si sono ripetuti a quasi due mesi di distanza.

@bea_barbato on twitter

 

No Comments Yet

Leave a Reply