I 56 italiani che erano bloccati a Wuhan per il coronavirus sono tornati a casa. Si trovavano in quarantena in Cina, nella metropoli dove è scoppiato il focolaio. Rimarranno chiusi in osservazione per altri 14 giorni, nella città militare di Cecchignola (Roma).
L’aereo, un Boing KC767A del 14esimo stormo dell’aeronautica militare, equipaggiato per l’assistenza sanitaria, è atterrato nello scalo militare di Pratica di Mare (Pomezia) questa mattina 3 febbraio, alle porte di Roma. I passeggeri, una volta atterrati e prima di essere trasferiti nella cittadella militare, sono stati sottoposti a uno screening medico: nessuno al momento presenta alcun sintomo. Per un 17enne invece non è stato possibile partire a causa della febbre. Ora il giovane, che si trovava in Cina ospite di una famiglia a circa 400 km da Wuhan, è ricoverato all’ospedale della metropoli. Mentre altri 23 italiani hanno volontariamente deciso di rimanere a Wuhan.
Richiesta di isolamento per gli alunni provenienti dalla Cina
I governatori di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto hanno inviato una lettera al Ministero della Sanità: chiedono un periodo di isolamento per chi rientra dalla Cina, anche per i bambini e ragazzi che frequentano le scuole nelle quattro regioni. «Non c’è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, nè tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso», afferma il Presidente del Veneto, Luca Zaia.
Il bilancio: vittime e contagiati da coronavirus
Il bilancio (aggiornato al giorno 3/02) del coronavirus è di 362 morti, secondo quanto affermato dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc). La cifra supera il numero dei decessi causati dalla Sars, la sindrome respiratoria acuta grave che tra il 2002 e il 2003 fece 349 vittime (numeri ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità). Al momento i contagi del virus cinese sono 17.489, di cui 16 sono stranieri (quelli della Sars erano 5.327). Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, senza precisare la loro nazionalità.