Contro la rievocazione storica delle forze armate tedesche a Cologno Monzese, voluta dallo stesso Comune, sabato 14 aprile alle 10 in piazza 11 febbraio, si terrà un presidio organizzato dall’Anpi di Cologno. L’iniziativa, resa nota dal presidente provinciale dell’Anpi, Roberto Cenati, è stata fissata volutamente prima della giornata della Liberazione, per chiedere che l’evento venga annullato: «offende l’intera cittadinanza con particolare riferimento alle famiglie di colognesi che lottarono per la libertà e furono deportati nei lager nazisti».
È intervenuto anche il neo consigliere regionale leghista, Riccardo Pase, che ha preso le difese del Comune di Cologno Monzese. «Si tratta solo di un evento culturale e istruttivo, che è stato però trasformato in una becera polemica politica, con il rischio di mettere in pericolo l’ordine pubblico della città», ha poi aggiunto.
Non è ancora chiaro da dove sia nata questa iniziativa da parte del Comune di Cologno Monzese, che attraverso un apposito provvedimento avrebbe affidato l’incarico di organizzare la rievocazione storica delle forze armate tedesche all’associazione “Rivivere il passato”. Nelle prime locandine affisse alla fine del mese di marzo a Cologno Monzese, l’associazione è stata però citata con un nome diverso: “compagnia dei fucilieri 36” che durante la Seconda Guerra Mondiale ha commesso numerosi crimini, soprattutto in Polonia e Slovacchia.
L’assessore leghista di Cologno, Dania Perego, e Riccardo Pase hanno rassicurato: «L’iniziativa ha come protagonisti l’Armata Rossa, alcuni partigiani con i tedeschi in ritirata, senza alcun riferimento a ideologie naziste».
Il Comune di Cologno Monzese avrebbe dunque deciso di assegnare 3mila euro all’associazione “Rivivere il passato” per questa ricostruzione storica che, per la sua ‘ambiguità’, ha spinto l’Anpi a scendere in piazza, riaccendendo così il focolaio di polemiche sugli estremismi di destra.
(chc)