Alluvione in Emilia-Romagna: estesa l’allerta rossa, criticità a Ravenna

Sono ormai giorni che l’ondata di maltempo si abbatte sull’Emilia-Romagna, causando danni non indifferenti. Attualmente il bilancio conta 14 vittime, migliaia di sfollati e un numero indefinito di dispersi. Intanto, è stata estesa anche al 22 maggio l’allerta meteo rossa per pioggia, esondazioni, fango e frane. Le zone interessate sono quelle delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Ferrara e Rimini.

L’acqua, anche se lentamente, si sta ritirando da Faenza, Forlì, Cesena e dagli altri luoghi colpiti dalle numerose esondazioni. La situazione, però, resta ancora critica a Ravenna e dintorni.

Meloni: «Garantire risposte immediate»

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha chiesto «rimborsi al 100%, come per il terremoto. C’è gente che ha perso tutto in casa e nella propria impresa. Poi serve la ricostruzione materiale di ciò che ha ceduto – prosegue – oltre 600 strade, 300 frane attive. La collina e la montagna non andranno dimenticate, sono franati interi boschi e poi servono norme primarie e procedure speditive».

La premier Giorgia Meloni, in visita nelle zone colpite il 21 maggio, ha assicurato aiuti concreti nel minor tempo possibile: «Ora il nostro compito è garantire risposte immediate – ha spiegato durante il sopralluogo – Difficile fare stime, ma andranno mobilitate molte risorse». 

La Presidente del Consiglio ha lasciato in anticipo il G7 in Giappone per lanciare un messaggio chiaro ai cittadini. «Il governo c’è. E’ stata una tragedia ma può essere un’occasione per rinascere più forti». Previsto per il 23 maggio il decreto legge per gli aiuti in Cdm, che discuterà dei danni e degli aiuti da distribuire.

Prefettura Forlì: rischio emersione residuati bellici
Anche se il peggio sembra essere passato, i danni del maltempo sono tangibili. Adesso emerge anche «il rischio che le inondazione abbiano trasportato o fatto emergere residuati bellici che possono risultare potenzialmente pericolosi se rimossi o manomessi o coperti con altri materiali». A segnalarlo è la Prefettura di Forlì-Cesena. In caso del rinvenimento di residuati bellici inesplosi, spiega una nota della stessa Prefettura, l’invito è quello di «avvertire subito la Questura o l’Arma dei Carabinieri e allontanarsi il più possibile dall’ordigno».
Sara Leombruno

Nata e cresciuta a Napoli, prediligo scrivere di cronaca e spettacolo. Amo le storie e percepire emozioni in chi me le racconta.

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