100 anni di maturità: dopo la pandemia torna l’esame tradizionale

Nel 2023 l’esame di maturità torna nel suo formato classico: due prove scritte e un colloquio orale con la presenza di commissari esterni. Più una novità: il sostenimento dell’Invalsi debutta come requisito di ammissione obbligatorio. Ma tutto questo non è stato ben accolto dagli studenti. Anche se l’ultimo anno scolastico si è svolto in maniera normale, le classi che si apprestano a fare l’esame hanno comunque sperimentato le conseguenze negative della pandemia con ripercussioni sulla loro preparazione. Secondo Skuola.net, a dicembre solo un maturando su quattro era d’accordo con il ritorno alla maturità pre-Covid. Per Claudio Fioretti, fondatore di Maturansia, gli studenti vedono il ritorno alla modalità tradizionale dell’esame come un’ingiustizia: «La richiesta che i maturandi hanno fatto era quella di avere la commissione tutta interna, formata da professori che avessero condiviso con loro i momenti della preparazione e che sapessero cosa avevano fatto e come».

L’ESPERIENZA DI MATURANSIA
Claudio Fioretti, fondatore di Maturansia

Nata nel 2018 come pagina Instagram di meme goliardici, Maturansia oggi produce contenuti informativi con l’obiettivo di accompagnare i ragazzi dal primo giorno del quinto superiore alla maturità e di aiutarli nell’orientamento universitario. È stata fondata da Claudio Fioretti, 24 anni, che all’inizio dell’università, si era reso conto che le emozioni positive e negative della maturità erano elementi condivisi da tutti gli studenti a prescindere dal loro indirizzo. Attraverso la pagina «ho pensato di creare una sorta di famiglia digitale, dove tutti erano accomunati da uguali emozioni, sentimenti e obiettivi – spiega Fioretti – Il tutto rivoluzionando il mondo della didattica tradizionale e facendo anche informazione».

Tra i 400.000 e i 500.000 studenti visitano ogni anno il sito collegato alle pagine social. Le registrazioni nell’area riservata, che permette di accedere a contenuti esclusivi e di ricevere una newsletter con notizie sull’esame e sull’attualità, sono invece decine di migliaia. Nel 2020, con il Covid, sono arrivate a 70.000, successivamente si sono stabilizzate sulle 40.000. Maturansia fornisce dispense, appunti e schemi per tutte le materie dei vari istituti. Aiuta anche gli studenti ad affrontare l’insicurezza, l’ansia e lo stress, che spesso accompagnano la maturità.

CONSIGLI PER UN ORALE PERFETTO

La ricetta proposta da Maturansia è semplice: studiare costantemente, evitando corse dell’ultimo secondo, e fare molte simulazioni d’esame. Per l’orale Claudio Fioretti consiglia di strutturare bene le giornate, organizzando il ripasso partendo dagli argomenti più difficili a quelli più facili. Il confronto e l’aiuto reciproco sono molto importanti e, se non dovessero essere disponibili dei compagni di classe, va bene ripetere davanti a amici o parenti. Fondamentale è prepararsi per quello che sicuramente sarà richiesto: la relazione PCTO (sui percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, come l’alternanza scuola-lavoro, fatti dallo studente negli anni precedenti al quinto), Cittadinanza e Costituzione ed eventuali materiali (immagini, testi o altro) che la commissione potrebbe proporre come punto di partenza dell’orale. Ogni studente dovrà usarli per fare collegamenti con più materie possibile, dimostrando padronanza dei diversi contenuti. Quello che il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara ha definito «dialogo-colloquio» e non «interrogazione classica» continuerà con la correzione delle prove scritte e le domande dei commissari sulle singole materie.

LE PROVE SCRITTE APPENA CONCLUSE

I maturandi hanno affrontato le due prove scritte mercoledì 21 giugno e giovedì 22. La prima prova di italiano è uguale per tutti, indipendentemente dall’indirizzo di studio, e richiede lo svolgimento di un tema in sei ore con il solo aiuto del vocabolario. Le tipologie di tracce sono tre: analisi del testo, testo argomentativo e tema di attualità. Quest’anno gli studenti hanno potuto scegliere tra la poesia “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo e un brano tratto da “Gli indifferenti” di Alberto Moravia per l’analisi del testo; “L’idea di nazione” di Federico Chabod per il tema storico-letterario, Piero Angela con “Dieci cose che ho imparato” per il tecnico-scientifico e Oriana Fallaci con “Intervista con la storia” per l’artistico-letterario; per il tema di attualità infine tra un articolo pubblicato su Repubblica dallo scrittore e critico letterario Marco Belpoliti, “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp” (la traccia più gettonata, circa il 43% dei candidati) e una lettera a Patrizio Bianchi che ha suscitato le polemiche del diretto interessato.

Ingresso del Liceo Classico “Cesare Beccaria” di Milano

La seconda prova è diversa per ogni istituto e in genere prevede la materia che più contraddistingue ogni percorso di studio. Quest’anno ci saranno: latino al liceo classico, matematica allo scientifico, economia aziendale per gli istituti tecnici del settore economico, progettazione per le altre scuole dello stesso tipo, una traccia sui servizi per i professionali. Il tempo in cui si può svolgere la prova varia dalle 6-8 ore degli esami scritti, fino ai 2-3 giorni (con 6 ore a disposizione ogni volta) per i progetti.

COME È CAMBIATO L’ESAME IN 100 ANNI

L’esame di maturità è stato introdotto in Italia 100 anni fa, durante il ventennio fascista, con la Riforma Gentile del 1923. Prevedeva quattro prove scritte e un orale su tutte le materie dell’intero corso, davanti a una commissione formata esclusivamente da docenti esterni. L’esame era particolarmente ostico (poco più della metà degli studenti riusciva a passarlo) e fu alleggerito dalle riforme successive. Nel 1952 vennero introdotti i membri interni e la limitazione del programma ai soli ultimi due anni scolastici. Le prove scritte passarono invece da quattro a due nel 1969. La Riforma Berlinguer ha aggiunto, a partire dal 1999, una terza prova composta da varie domande sui programmi del quinto anno, che è stata abolita dalla ministra Valeria Fedeli e si è tenuta per l’ultima volta nel 2018. Durante gli anni della pandemia, sono state escluse le prove scritte (per evitare assembramenti nelle classi) ed è stata mantenuta la sola prova orale con il presidente della commissione come unico esterno. Un formato ritenuto particolarmente favorevole agli studenti, però abbandonato una volta terminata l’emergenza. Gli scritti hanno già fatto il loro ritorno nel 2022, mentre quest’anno i maturandi torneranno a confrontarsi anche con i commissari esterni.

Stefano Gigliotti

Calabrese. Appassionato di musica, cinema, seguo con molto interesse anche la politica e gli esteri. Mi piace approfondire e non fermarmi alla superficie delle cose. Sono fondamentalmente un sognatore. Il giornalismo mi aiuta ogni tanto a fare ritorno alla vita reale.

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