Dalla scalinata del teatro Ariston alle scale della metro di Garibaldi il passo è breve. Qui, venerdì 9 febbraio 2024, è andata in scena la finale della seconda edizione di SanMetro, l’evento organizzato da Open Stage in collaborazione con ATM e Metro5 all’interno dell’iniziativa Sound Underground.
Il progetto, nato nel 2022 per mano di Ugo Vivone, ha l’obiettivo di permettere ad artisti emergenti di esibirsi dal vivo in modo totalmente gratuito. «Non siamo come Spotify che guadagna su quello che un cantante pubblica sulla piattaforma. A investire sono le città o le aziende in cui organizziamo gli spazi», ha dichiarato il fondatore. Un traguardo che dai risultati sembra essere decisamente raggiunto: nello scorso anno, infatti, si sono registrate 3400 ore di musica, con oltre 2200 concerti realizzati da 1800 artisti.
SanMetro, le opinioni di concorrenti e giudici
A raccontarci la propria esperienza Lorenzo Bonfanti, cantante esibitosi durante la prima giornata. «Si mandava la propria candidatura tramite l’applicazione di Open Stage. Se selezionati, si veniva chiamati direttamente da loro», ha spiegato.
Quest’anno sono stati ventisette i ragazzi in gara a SanMetro. Dopo ciascuna esibizione i passanti potevano esprimere la propria opinione attraverso dei gettoni da inserire dentro a un box. I nove preferiti, scelti anche tramite votazione sulle stories di Instagram, diventavano i concorrenti della finale.
«Nonostante fosse il primo giorno c’è stata una grande affluenza. Io mi sono esibito a Garibaldi, dove c’è un flusso continuo di persone. Vederle fermarsi mentre cantavo le mie canzoni è stato molto bello. Il fatto che la gente si fermi solo se ha tempo o se è veramente interessata credo che dia ancora più valore a chi sta suonando: vuol dire che sei riuscito a dare qualcosa che, in quel momento della loro giornata, non avevano ancora avuto».
Un evento che Lorenzo sostiene debba essere portato avanti, perché tutti gli artisti emergenti hanno bisogno di palchi per promuovere la propria musica e fare esperienza. Idea condivisa anche da Carlo Amleto, comico e attore che a SanMetro ha vestito i panni di giurato: «È fondamentale spronare i ragazzi a esibirsi dal vivo. Ci sono artisti che non sanno come esprimersi, e iniziative accoglienti come queste possono essere un bellissimo modo per farsi coraggio».
Finalisti e vincitori dell’edizione 2024
I quattro giorni di esibizioni hanno stabilito i nove finalisti: Missmatch, Linn, Fremir, Quantum Groove, Atterraggio d’emergenza, Stunk, La Noce, Gillet e Vaeva.
Quest’ultimi sono stati decretati vincitori dopo la finalissima a tre. La giuria composta da Dario Falcini, Carlo Amleto e Lorenzo Campagnari ha premiato il carisma della band, che attraverso le sue cover ha fatto divertire tutti i presenti.
Ora per i giovanissimi – l’età media dei ragazzi è 18 anni – si prospetta un futuro roseo: a maggio avranno la possibilità di partecipare al Mi Ami Festival, nonché di rilasciare un’intervista sulle pagine di Rockit.
Come esibirsi negli spazi di Sound Underground
È sufficiente un telefono per poter essere il prossimo cantante ad esibirsi nelle stazioni milanesi. Attualmente le sedi predisposte ai live sono quelle di Garibaldi, Loreto e Bicocca, e possono essere prenotate attraverso l’applicazione di Open Stage. Ogni giorno gli slot disponibili sono quattro, ciascuno dalla durata di un’ora (nelle fasce 15-17 e 19-21).
Sul colorato palco è presente un totem che contiene un mixer e un diffusore audio ai quali poter collegare i propri strumenti. Per accedervi sarà sufficiente inserire il codice bluetooth ricevuto sul proprio telefono al momento della registrazione. Per i passanti invece l’applicazione offre la possibilità di scaricare il programma delle esibizioni e di sostenere i performer attraverso donazioni libere.