Sabato 8 giugno e domenica 9 giugno sono alle porte. Si tratta di due date fondamentali, un appuntamento immancabile, perché in Italia si voterà per il Parlamento Europeo. Dalle ore 15:00 di sabato si apriranno i seggi che verranno chiusi alle ore 23:00 del giorno successivo, domenica 9 giugno. Così, tutti i cittadini maggiorenni italiani sono chiamati alle urne per decidere sui 76 seggi disponibili per la penisola, si tratta di 76 eurodeputati a rappresentare l’Italia. La modalità è sempre la stessa: 5 circoscrizioni territoriali e la soglia di sbarramento al 4%.
La legge elettorale proporzionale
La modalità di voto è stata varata dall’Unione Europea con una legge elettorale di tipo proporzionale. Significa che i partiti ottengono un numero di seggi in base ai voti ricevuti. Non è consentito ai partiti di coalizzarsi fra loro, ma solo presentarsi sotto una lista. Infatti, il segno sulla scheda elettorale verrà disegnato sul nome della lista e non su quello del partito. Le liste che in Italia non supereranno una soglia di consensi del 4% non avranno seggi in europarlamento.
Come funziona il voto
Solo i cittadini maggiorenni con residenza in Italia potranno recarsi alle urne, muniti di scheda elettorale e di documento di identità. Sabato 8 giugno sarà possibile votare dalle ore 15:00 alle ore 23:00. Mentre domenica 9 giugno dalle ore 7:00 alle ore 23:00, i primi scrutini inizieranno alle ore 23:30 dello stesso giorno.
Per votare è necessario effettuare un segno sul simbolo della lista scelta. Ma è possibile anche il voto di preferenza. Significa che, tra i candidati della lista prescelta, è consentito indicare un massimo di tre nomi. Nel caso si decidesse questa via è però obbligatorio inserire nei nomi almeno un candidato di sesso diverso. Quindi, se si scelgono due uomini ci dovrà essere anche il nome di una donna e viceversa. Se non si indicano i nomi il voto andrà direttamente alla lista, non di default al capolista.
Non si può, però, selezionare una lista e poi scrivere i nomi di candidati appartenenti a un’altra lista. È assolutamente necessario che i due coincidano.
Per chi non può recarsi fisicamente
È possibile che alcune persone non possano esercitare fisicamente il diritto di voto a causa di infermità o ricoveri. In questo caso, per chi è ricoverato in ospedale o RSA, sarà possibile votare in quella stessa sede. Per chi non può allontanarsi dall’abitazione sarà possibile votare direttamente da casa, presentando però un certificato medico firmato e rilasciato direttamente dall’ASL.