Golden Globes 2024: tra le nomination, Io capitano di Garrone

La nuova edizione dei Golden Globes si apre con il big match tra Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan. Candidato come miglior film straniero, Io Capitano di Matteo Garrone.

Dopo l’annuncio sui social delle nomination, inizia il countdown per l’81°cerimonia dei Golden Globes. L’evento si terrà al Beverly Hills Hotel di Los Angeles e CBS e Paramount+ lo trasmetteranno in diretta televisiva e in streaming domenica 7 gennaio. Tra le 27 categorie in concorso, quest’anno le new entry Miglior Blockbuster e Miglior Stand-Up Comedy. In primo piano i candidati per eccellenza, Barbie e Oppenheimer. Entrambi i film, divenuti un fenomeno social per l’uscita in concomitanza, detengono il maggior numero di candidature.

La grande competizione: Barbenheimer vs Io capitano

Cinque nomination per il film di Greta Gerwig, miglior attrice Margot Robbie e miglior attore non protagonista Ryan Gosling, accanto a miglior sceneggiatura e regia. Non mancano anche tre nomination per la miglior canzone originale. Mentre per Oppenheimer quattro in totale le candidature, tra cui due per Christopher Nolan, come regista e sceneggiatore, Robert Downey Jr. come miglior attore non protagonista e Ludwig Göransson per la miglior colonna sonora originale.

Entra in scena anche l’Italia con Io Capitano di Matteo Garrone. Il film inscena il tema dell’immigrazione, raccontando la storia di Seydou, che si lascia alle spalle il Senegal in direzione dell’Italia. A settembre il successo alla Mostra internazionale del cinema di Venezia con il Leone d’argento per la miglior regia e il premio Mastroianni a Seydou Sarr come miglior attore esordiente.

Record di nomination, invece, per Meryl Streep. L’attrice ne ha totalizzate 33 grazie alla sua comparsa in Only Murders in the Building, e risulta essere la persona con più candidature nella storia dei Golden Globes.

La HFPA espulsa dai Globes: scandali e riforme

Finanziati da sempre dalla Hollywood Foreign Press Association (Hfpa), dal 2024 arriva il cambiamento di rotta. L’associazione, che raggruppava rappresentanti della stampa straniera a Hollywood, è stata infatti allontanata dall’evento. I motivi? Gli scandali che si sono andati sommando negli anni.

Nel 2021 si era cominciato a gridare al razzismo dopo che il Los Angeles Times aveva fatto notare la mancanza di membri neri nell’associazione. Insieme alle accuse di discriminazione e sessismo, hanno fatto scalpore quelle di corruzione e favoritismo. Sembra infatti che molti giornalisti iscritti all’Hfpa si siano accaparrati interviste esclusive e accettato regali dalle produzioni. A nulla sono serviti i tentativi di sottolineare gli slanci filantropici dell’associazione. “Negli ultimi 25 anni, la Hfpa ha donato più di 50 milioni di dollari a vari enti di beneficenza, per il restauro di film, programmi di borse di studio e iniziative umanitarie; organizzazioni di incredibile importanza” affermano gli organizzatori.

Golden Globes, da associazione a fondazione

Il palloncino delle polemiche è ufficialmente scoppiato nel 2022 quando la NBC ha deciso di non mandare in onda la premiazione. Per il grande ritorno nel 2023 bisogna ringraziare i cambiamenti nel codice di condotta dell’Hfpa e l’introduzione di 21 nuovi membri.
Solo un breve ripensamento quello della NBC, dal 2024 la consegna dei globi dorati si sposterà infatti sulla CBS. Ma il cambiamento più significativo è il passaggio dall’associazione Hollywood Foreign Press Association alla Golden Globes Foundation: l’Hfpa è stata sciolta e sono stati aggiunti 200 elettori.

Sembrerebbe tutto risolto, ma gli strascichi delle polemiche si continuano a sentire e, per ora, resta ancora un grosso elefante nella stanza: manca ancora il nome del conduttore. Al momento si sanno solo i nomi di chi ha fermamente rifiutato, primo tra tutti, Chris Rock. Il cambio di network potrebbe però portare la soluzione al problema: in ballo il nome del comico della CBS Stephen Colbert.

A cura di Elena Betti e Giulia Spini

Elena Betti

Classe 2001, Laureata in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione all'Università di Pisa

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