Cerchietto rosa, capelli corti e scuri, maglietta bianca, pantaloni rosa e scarpette rosse. No, non è la descrizione di una bambina. Si tratta di TongTong, la bambina umanoide creata da un gruppo di ricercatori di Pechino grazie all’impiego dell’Intelligenza Artificiale.
La nascita di TongTong
TongTong (dal cinese, ragazzina) è stata realizzata da un team di ricercatori del Beijing institute for general artificial intelligence (Bigai) attraverso l’impiego, appunto, dell’Intelligenza Artificiale. La bambina-robot è dotata di un sistema mentale e di valori paragonabile a quello di un vero essere umano dell’età di tre o quattro anni. La nascita di questa bambina-robot, che è in grado di crescere e di fare proprie le lezioni dell’esperienza, rappresenta, quindi, un grande passo in avanti nel campo dell’IA.
La capacità di provare emozioni e di occuparsi di lavori domestici
Per via della sua natura “robot” TongTong è dotata di un sistema che le permette di attuare comportamenti e capacità pari a quelle di un bambino vero di 3-4 anni. Il fatto più rilevante e che ha destato stupore nel pubblico è che la bambina umanoide, proprio come un essere umano reale, è in grado di provare emozioni.
Questa capacità della quale TongTong è dotata è dovuta al fatto che la bambina umanoide è guidata da due sistemi cognitivi primari. Quello U (capacità) e quello V (valore). La sincronia e il meccanismo dei due sistemi le consente di affrontare i propri compiti in un modello unico a seconda del suo stato umorale, descritto in cinque forme: fame, noia, sete, stanchezza e sonnolenza.
TongTong è inoltre in grado di interagire con i suoi “genitori” comprendendo le loro intenzioni e partecipando ai lavoretti domestici quali, ad esempio, la pulizia della cucina o dei pavimenti.
La possibilità di crescita di TongTong
«Il sistema mentale e di valori di TongTong, oggi, è paragonabile a quello di una bambina di 3-4 anni. Tuttavia, man mano che si svilupperà e ripeterà le diverse operazioni, sarà più vivace e reale, come noi umani. Ve ne accorgerete se tornerete alla fine di quest’anno, o il prossimo, per sperimentarlo di nuovo», ha affermato il direttore del Bigai, Zhu Song Chun.
Il direttore ha poi concluso: «Una volta definito il quadro di base, la capacità di apprendimento di TongTong sarà accelerato con le maggiori sollecitazioni in due o tre anni, sufficienti per crescere dai 3-4 anni fino ai 18. L’obiettivo del Bigai è mettere TongTong nelle condizioni di completare compiti impegnativi come aiutare gli esseri umani in scenari personalizzati, come le case di cura».
La presentazione della bambola
TongTong è stata presentata al pubblico alla Frontiers of General Artificial Intelligence Technology Exhibition di Pechino a fine gennaio 2024. I creatori della bambola-robot l’hanno definita: «Un’IA in grado di discernere, progressivamente e attraverso l’apprendimento, il bene e il male» e hanno continuato così: «Apprende il concetto di “buon senso” grazie all’interazione con gli umani».
Proprio per via della capacità di TongTong di provare emozioni e di raggiungere livelli di coinvolgimento emotivo mai provati in passato, gli scienziati hanno definito la nascita della bambina umanoide “un grande passo in avanti nel campo dell’intelligenza artificiale”.
L’interazione del pubblico con TongTong
Nella presentazione avvenuta a gennaio la bambina umanoide ha potuto interagire con il pubblico presente grazie ad un avatar raffigurato su un mega schermo. La platea ha quindi avuto modo di testare e interfacciarsi con i comportamenti di TongTong. Gli atteggiamenti della “bambina” miglioravano in parallelo all’aumento delle interazioni con gli umani presenti.
TongTong si rivolgeva al pubblico con sorrisi, gesti e versi mostrando, al contempo, le emozioni che, grazie al sistema del quale è dotata, è in grado di provare ovvero tristezza, rabbia e felicità. Queste ultime sono tipiche di una bambina dell’età di 3-4 anni.
Un escamotage contro l’invecchiamento demografico
Dal 2022 la popolazione cinese è in contrazione e, in questo senso, la nascita di altre TongTong potrebbe rappresentare una panacea, virtuale, all’invecchiamento demografico dovuto al crollo delle nascite.