Un ibrido tra carne e riso generato artificialmente. La ricerca rivoluzionaria dell’Università di Yonsei, in Corea del Sud, è stata pubblicata il 14 febbraio 2024 su Matter. E nel giro di poche ore anche la rivista Nature ha rilanciato lo studio unico nel suo genere.
Il team di scienziati coreani – guidato da Sohyeon Park, ora ingegnere chimico al Massachusetts General Hospital di Boston – ha sviluppato un ingrediente alimentare innovativo. Il tutto combinando i chicchi di riso con delle cellule animali.
L’obiettivo è creare, legandola al riso, un tipo di carne ibrida nutritiva e sostenibile. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e quali sono le implicazioni della scoperta di questo nuovo alimento sintetico.
Lo studio
Il cuore della ricerca sta nell’utilizzo dei chicchi di riso come impalcature per coltivare cellule bovine. Inizialmente il team ha provato a far crescere cellule di manzo direttamente nelle fessure porose di un chicco di riso. Ma le cellule non si adattavano bene e faticavano a legarsi tra loro.
Il riso è stato quindi «funzionalizzato» attraverso un rivestimento edibile a base di gelatina di pesce ed enzimi alimentari. Grazie a questa “colla”, è stato possibile legare cellule di carne bovina al chicco di riso.
La combinazione, secondo i ricercatori, massimizza la capacità cellulare dei chicchi. Ma promuove anche la proliferazione e la differenziazione delle cellule in un tessuto simile alla carne. Il risultato è un cibo altamente proteico e nutritivo, seppure artificiale.
Dopo il periodo di coltura, Park ha lavato e cotto a vapore il riso ibridato con carne di manzo, proprio come avrebbe fatto con il riso convenzionale. «Era decisamente diverso dal riso normale», ha affermato. Il sapore era più «nocciolato» e la consistenza più dura del riso classico.
Mangiare una porzione di riso-carne
Una porzione da 100 grammi di riso ibrido contiene il 7% in più di grassi e il 9% in più di proteine di una porzione di riso normale. Secondo lo studio, per adesso sarebbe essenzialmente come mangiare 100 grammi di riso con mezzo cucchiaino di manzo.
Questo perché il contenuto di carne è ancora basso. «Le cellule probabilmente formano solo una pellicola sul riso», ha ipotizzato John Yuen, ingegnere tissutale e biologo molecolare alla Tufts University di Medford, in Massachusetts. Secondo lo scienziato si potrebbe osare di più, aumentando il numero di cellule bovine sui chicchi di riso. Il colore di quel riso potrebbe trasformarsi, in quel caso, dal rosa al rosso più acceso.
Impatto ambientale
Uno degli aspetti più affascinanti di questo studio è il potenziale di riduzione delle emissioni di CO2. A confronto con la produzione convenzionale di carne e di riso, il processo proposto suggerisce una drastica diminuzione dell’impronta carbonica, offrendo una soluzione concreta ai problemi di sostenibilità ambientale legati all’industria alimentare.
Gli autori dello studio, attraverso un approccio multidisciplinare, hanno esplorato le proprietà alimentari e il valore produttivo di questa “carne di riso”. Gli scienziati hanno sottolineato come l’alimento potrebbe garantire sicurezza alimentare in innumerevoli ambiti: contesti di crisi, Paesi in via di sviluppo, conflitti, e persino nello spazio.
«La sfida di nutrire in modo sostenibile l’umanità richiede soluzioni innovative come quella che proponiamo», ha commentato il team di ricerca, evidenziando l’importanza di guardare oltre le convenzioni. L’obiettivo è trovare alimenti del futuro che siano non solo nutrienti e sicuri, ma anche rispettosi dell’ambiente.
E chissà, con il crescente interesse verso diete sostenibili e il bisogno di mitigare l’impatto ambientale della produzione di cibo, il futuro della nostra alimentazione potrebbe trovarsi proprio in questi chicchi di riso dal colore rosa.