A più di 24 ore dall’inizio dello spoglio, mancano ancora alcune decine di sezioni per decretare il nuovo presidente della regione Sardegna, ma lo scenario è chiaro: Alessandra Todde stacca il suo avversario per un soffio e porta il centrosinistra e Movimento Cinque Stelle a governare l’isola con il suo 45,3% dei voti contro il 45% di Paolo Truzzu del centrodestra.
Si tratta della prima presidente donna dell’isola. La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha così commentato l’inaspettata vittoria: “Ha perso Truzzu, hanno perso Meloni e Salvini. Erano sicuri di vincere e la Sardegna ha risposto“. “Diamo la sveglia al governo, Meloni si interroghi sulla sua arroganza“, ha aggiunto Giuseppe Conte.
Affluenza in calo rispetto al 2019
Staccati Renato Soru e Lucia Chessa, candidati entrambi con liste civiche. Come nel 2019, l’affluenza non è stata particolarmente significativa. Ma, anzi, ha registrato un leggero calo rispetto a cinque anni fa: ha votato il 52,4% degli aventi diritto contro il 53,09%. Todde terrà la sua conferenza stampa alle 11.
L’elenco delle percentuali di voto partito per partito
Alessandra Todde, supportata da M5s e Pd si è imposta con il 45,3 (308.521 preferenze), davanti a Paolo Truzzu del centrodestra con il 45,1% (306.854). Renato Soru della Coalizione sarda si attesta all’8,6% (58.727 voti), chiude la candidata di Sardigna R-esiste Lucia Chessa con l’1% (6.669).
Chi è Alessandra Todde: età e carriera
Todde, originaria di Nuoro e con due lauree in tasca, ha festeggiato il suo cinquantacinquesimo compleanno il 6 febbraio scorso, mentre la campagna elettorale era in pieno svolgimento. Pur avendo trascorso gran parte della sua vita al di fuori della Sardegna, tra varie località italiane e all’estero, l’aspirante governatrice ha deciso di fare ritorno in patria in modo stabile nel 2018.
Todde si è distinta soprattutto nei settori della tecnologia, dell’energia e della finanza, vantando competenze linguistiche che spaziano su quattro lingue, incluso il sardo, come sottolinea personalmente. Precedentemente impegnata come imprenditrice e manager, ha ricoperto il ruolo di amministratrice delegata di Olidata fino al 2019, anno in cui ha deciso di intraprendere la strada della politica candidandosi alle elezioni europee come capolista del Movimento 5 Stelle. In quel caso, però, non riuscì ad ottenere un seggio.