San Sinner è proprio il caso di dirlo. Il trionfo dell’Italia in Coppa Davis è passato soprattutto dalla racchetta dell’altoatesino. Dei 6 punti conquistati dagli azzurri per alzare il trofeo, 5 portano la firma di Sinner. Le sue prestazioni sono state fondamentali per tornare a vincere la Coppa Davis dopo 47 anni. Quanto fatto vedere dal 22enne di San Candido nella settimana di Malaga è già entrato nella storia del tennis italiano.
È successo 💙🏆🦊 pic.twitter.com/Cwg2LqZ60n
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) November 27, 2023
Un successo epocale
Lo snodo cruciale è stata la semifinale con la Serbia. Dopo la sconfitta di Lorenzo Musetti con Miomir Kecmanović le speranze azzurre si erano ridotte al lumicino. Sinner era chiamato a una nuova impresa contro il numero 1 del mondo Novak Djokovic. E l’altoatesino ha fatto il miracolo.
Un primo set dominato e chiuso 6-2. Un secondo difficile perso 6-2 e con il serbo in grande spolvero. Ma ecco che nel terzo parziale arriva il capolavoro. Dopo aver subito la furia di Djokovic per tutto il set, sul 4-5 0-40 in favore del serbo Sinner ha dovuto fronteggiare tre match point. Proprio qui l’azzurro ha dato il meglio di sé, vincendo il primo punto grazie a un errore in slice di rovescio dell’avversario e vincendo il game grazie al servizio.
Questa cosa qui diventa uno dei grandi classici della storia dello sport italiano.
E senza dubbio alcuno, il triplo match point (ben diverso da 3 match point) salvato da #Sinner è il momento più grande dello sport italiano nel 2023.
💙#DavisCupFinal
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La rimonta subita ha rotto le certezze del numero 1 del mondo che improvvisamente è “uscito” dal campo. Un blackout inedito per Djokovic che ha permesso a Sinner di strappargli il servizio sul 5-5 e di chiudere l’incontro per 7-5.
Una serie di record caduti
Il serbo non aveva mai perso una partita sprecando 3 match point consecutivi. Ed è solo la quarta sconfitta in carriera non avendo sfruttato almeno una palla match. Il tennista più vincente di sempre non perdeva un singolare in Coppa Davis dal 2011.
Sinner è diventato il terzo tennista della storia a battere due volte Djokovic in 12 giorni dopo Rafael Nadal e Andy Murray. Inoltre, è il primo italiano a imporsi per 3 volte con il numero 1 al mondo. E, a titolo assoluto, è il terzo giocatore della storia, assieme a Nadal e Djokovic, a vincere almeno 10 incontri in un anno contro un top 5. Numeri che portano l’altoatesino in un’altra dimensione.
La stagione di Jannik #Sinner
64 vittorie (record 🇮🇹)
10 vittorie contro Top 5 (record 🇮🇹)
13 vittorie contro Top 10 (record 🇮🇹)
20 vittorie contro Top 20 (record 🇮🇹)
3 vittorie contro numero 1 (record 🇮🇹)
3 matchpoint consecutivi annullati a Djokovic (record assoluto) pic.twitter.com/T81iWaPPfi— Giorgio Spalluto (@GeorgeSpalluto) November 26, 2023
Un trionfo inseguito dal 1976
L’Italia aveva trionfato in Coppa Davis solo nel 1976 a Santiago, in Cile, con Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Antonio Zugarelli e Corrado Barazzutti. Gli azzurri hanno disputato 8 finali prima di quella di Malaga, ma l’ultima risaliva a 25 anni fa, quando perdemmo contro la Svezia. Quella di domenica 26 è stata la quarta finale con l’Australia, contro cui avevamo sempre perso. L’ultimo successo in Davis sui canguri era datato 1986.
Capitan Filippo Volandri diventa così il secondo condottiero azzurro a vincere l’insalatiera dopo Nicola Pietrangeli. Il merito di Volandri è stato costruire un gruppo coeso in questi due anni. A partire dal gennaio 2021, quando è entrato in carica, ha coinvolto tanti giocatori, tra cui Matteo Berrettini che ha supportato gli azzurri dalla panchina sia alle qualificazioni di Bologna che a Malaga. Il trionfo di Sinner, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli potrebbe essere il punto di partenza di un periodo d’oro del tennis italiano.
Sinner e capitan Volandri hanno dedicato il successo della Davis alla ct dell'Italtennis femminile, Tathiana Garbin, che domani verrà operata per una recidiva di un tumore 🙏🇮🇹
Un grande in bocca al lupo anche da parte nostra! pic.twitter.com/9nSfkP0jg8
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) November 26, 2023
Una vittoria costruita a Bologna
Le imprese di Sinner a Malaga non sarebbero state possibili se l’Italia non avesse superato le qualificazioni di Bologna. A settembre gli azzurri hanno passato il girone con qualche brivido. La sconfitta 3-0 con il Canada aveva creato tanti fantasmi nella testa del team di Volandri. Serviva una scossa per accedere alle finals di Malaga. E questa è arrivata da Sonego.
Contro il Cile, il torinese ha annullato tre match point a Nicolas Jarry, portando a casa la prima vittoria del girone. Un successo fondamentale che ha consentito agli azzurri di battere 3-0 i cileni e fare lo stesso con la Svezia. Senza quella rimonta di Sonego l’Italia non si sarebbe mai qualificata per Malaga e le magie di Sinner sarebbero state un miraggio.