«Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli e li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada». Sono queste le parole che hanno infiammato la polemica intorno al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Intervenuto durante il congresso della Cisal a Roma, Lollobrigida ha parlato della crisi della natalità in Italia e della prospettiva di sopperire a tale mancanza tramite l’integrazione dei migranti. «Io ritengo l’immigrazione un fatto naturale fisiologico, sono nipote di un emigrante, quindi mi guardo bene dal pensare che l’emigrazione e quindi l’immigrazione siano un problema. Anzi diventano un’opportunità di crescita per una nazione. Se ci sono richieste di forza lavoro, quando hai esaurito la domanda interna, puoi, devi dotare di forza lavoro anche che venga da altre nazioni» aveva poi aggiunto il ministro.
Peccato che il richiamo alla «sostituzione etnica», concetto teorizzato dal negazionista austriaco Gerd Honsik nel cosiddetto “Piano Kalergi”, abbia scatenato forti reazioni.
Cos’è il piano Kalergi
Il Piano Kalergi è una teoria complottista molto in voga negli ambienti dell’estrema destra. Prende il nome dal filosofo austriaco Richard Kalergi, teorico paneuropeo che nei suoi scritti proponeva un progetto di Europa unita tramite un vasto piano di integrazione continentale. Kalergi, inoltre, parla di due tipi di persone: l’uomo rustico, prodotto da genitori dello stesso gruppo, e l’uomo urbano – preferito dal filosofo – frutto della mescolanza razziale. Tali concetti sono la base della rielaborazione di Honsik. Secondo il “Piano Kalergi” ci sarebbe quindi un disegno per azzerare il popolo europeo e sostituirlo con migranti provenienti da Asia e Africa.
Non c’è stato bisogno di attendere molto prima che qualcuno attaccasse il ministro, tacciandolo di neonazismo. Intervenuta su La7, la professoressa di filosofia Donatella Di Cesare ha commentato: «Il nazismo è stato un progetto politico di rimodellamento etnico della popolazione. Il mito della sostituzione etnica, un complottismo, è il cuore dell’hitlerismo. Credo che le parole di Lollobrigida non possano essere prese come uno scivolone, perché ha parlato da governatore neo hitleriano. È di una gravità enorme».
Gli attacchi dal mondo della politica
Intervistata durante l’evento promosso da Tavolo asilo e immigrazione contro il decreto Cutro, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha dichiarato: “Le parole del ministro Lollobrigida sono disgustose, sono parole inaccettabili da chi ricopre il suo ruolo. Ci riportano agli anni ’30 del secolo scorso, sono parole che hanno il sapore del suprematismo bianco. Mi auguro che Giorgia Meloni e il governo prendano le distanze da queste dichiarazioni, fatte per altro nel giorno in cui il presidente Mattarella si trova in visita ad Auschwitz”.
Anche Giuseppe Conte è intervenuto sulla vicenda: «Le parole di Lollobrigida sulla sostituzione etnica? Sono parole da chi non conosce la storia dell’Italia» ha commentato a margine del congresso Cisal a Roma. «Noi siamo al centro del Mediterraneo, un incrocio di civiltà. Oggi parlare di “sostituzione etnica” significa voler usare un’arma di distrazione di massa rispetto a tutti i problemi che abbiamo».
Alcuni richiami al ministro sono arrivati anche dalla maggioranza, con il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio che ha preso le distanze: «Il ministro Lollobrigida ha pronunciato parole veramente brutte, ha sbagliato la forma e spesso la forma è sostanza. Ma non considero sbagliato il suo ragionamento sulla necessità di aiutare le coppie italiane a fare più figli».
La replica di Lollobrigida
In seguito alle polemiche, il Ministro dell’Agricoltura ha voluto replicare sui social agli attacchi. «Una sinistra priva di argomenti solleva il solito polverone – ha scritto – ma l’immigrazione non è la soluzione al calo demografico. Nel video, Lollobrigida sostiene che l’immigrazione non può essere la soluzione al calo della natalità. Al netto di ciò «gli immigrati che si integrano, che giurano sulla nostra Costituzione dopo un percorso di apprezzamento e condivisione dei nostri valori, sono cittadini a tutti gli effetti come previsto dalla Costituzione». Infine la stoccata: «Auspico che l’opposizione abbia un altro tipo di atteggiamento, più costruttivo, come abbiamo avuto noi quando eravamo all’opposizione».
In merito alle accuse di neonazismo, Lollobrigida si è difeso sostenendo di non essere a conoscenza del Piano Kalergi. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il ministro ha detto: «Nelle mie parole non c’era alcun riferimento a visioni ben lontane dalla mia formazione. Non credo sia corretto definirmi ignorante perché fino a ieri non sapevo chi fosse il signor Kalergi. Ho letto molto nella vita, ma non perdo tempo con folli e complottisti a cui la sinistra dedica molta attenzione».
La vignetta del Fatto Quotidiano
In relazione alle dichiarazioni di Lollobrigida sul legame fra immigrazione e natalità, sulla prima pagina del Fatto Quotidiano di giovedì 20 aprile è apparsa una vignetta satirica che ha generato numerose polemiche. Nel disegno, firmato da Natangelo, è raffigurata Arianna Meloni, sorella del premier e moglie del ministro Lollobrigida, a letto con un uomo di colore.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha prontamente commentato la vignetta del Fatto, esprimendo il suo disgusto per questo vile attacco. In un lungo post sui social ha scritto: «Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico».
La solidarietà per il vergognoso attacco è arrivata da esponenti di tutte le forze politiche. Matteo Renzi ha scritto su twitter: «Il Fatto Quotidiano ha come marchio di fabbrica l’aggressione. E oggi aggredisce Arianna Meloni e la sua famiglia, cui va la mia totale solidarietà». Simona Malpezzi del PD ha commentato: «La vignetta contro Arianna Meloni trasuda sessismo e volgarità. Questa non è satira. Sono anni luce lontana dalle sue idee ma le esprimo tutta la mia solidarietà». Il ministro Gilberto Picchetto Frattin di Forza Italia ha dichiarato: «La vignetta pubblicata oggi dal Fatto Quotidiano non ha nulla a che fare con la satira, con il giornalismo né con la critica politica. Si tratta semplicemente di offese volgari e gratuite al ministro Lollobrigida e ad Arianna Meloni. A loro, la mia totale solidarietà».