È morto Federico Salvatore, cantautore e cabarettista napoletano. Il celebre comico aveva 63 anni, e già nel 2021 era stato colpito da un’emorragia celebrale, che l’aveva costretto a un lungo percorso di riabilitazione. Il canzoniere era noto per i suoi testi dal tono comico-satirico ambientati, per la maggior parte, nel mondo napoletano.
I brani che hanno avuto più successo sono della serie Incidenti: «Incidente in Banca», «Incidente al Vomero», «Incidente in Paradiso», «Incidente telefonico», nei quali proponeva episodi e battibecchi in cui contrapponeva il personaggio snob e benestante di Federico a quello «dei bassi fondi», Salvatore.
Nei suoi brani la rivalsa di una città
«Se io fossi San Gennaro» è una delle due canzoni più emblematiche perché racconta le bellezze della sua città natale, Napoli, ma anche le sue contraddizioni .
«Se io fossi san Gennaro non sarei così leggero Con i miei napoletani io m’incazzerei davvero Come l’oste fa i conti dopo tanto fallimento Senza troppi complimenti sarei cinico e violento […]
Ma non posso piu’ accettare l’etichetta provinciale
E una Napoli che ruba in ogni telegiornale Di una Napoli che puzza di ragù, di malavita Di spaghetti cocaina e di pizza margheritaÈ perciò che mi accaloro coi politici nascosti Perché solamente loro sono i veri camorristi A cui Napoli da sempre ha pagato la tangente E qualcuno l’ha incassata con il sangue della gente»
Il cantautore immagina di interloquire con San Gennaro, il Santo Patrono della città, rivolgendosi direttamente ai napoletani. Da un lato, dunque, scrive dell’ardore quasi poetico di un popolo divenuto celebre in tutto il mondo per irruenza, accoglienza, ospitalità. Dall’altro, i problemi da questo derivanti.
Il messaggio della moglie: «I mesi più dolorosi della loro storia d’amore»
La moglie di Salvatore, Flavia D’Alessio, ha deciso di dire addio al compagno attraverso una nota postata qualche ora fa sui social. «Sono stati i mesi più difficili e dolorosi della nostra storia d’amore. Mesi in cui ho pregato e sperato che lui tornasse a casa da me e dai ragazzi e che tornasse tra le persone che lo amano e che in questi mesi ha pregato e sperato con me. La cosa più complicata è gestire il dolore. Federico è andato via in un’ora. È successo tutto velocemente», sono state queste le parole della donna, che hanno suscitato in pochi minuti migliaia di commenti di supporto.
«In un primo momento avevo pensato a una cerimonia privata ma non sarebbe stato giusto. Federico non avrebbe voluto. Le persone che hanno seguito Federico nella sua carriera artistica non sono semplicemente fans. Sono suoi amici. Tutti gli artisti che hanno collaborato con lui non sono stati solo colleghi. Sono i suoi amici. Mi sembra giusto dare a tutti loro la possibilità di un ultimo saluto a Federico. Cosa che non sono riuscita a fare io. Non sono riuscita a salutarlo. Per chi volesse accompagnarlo in questi in questo ultimo viaggio i funerali saranno celebrati domani 20 aprile, alle 12.30, nella Basilica di San Ciro a Portici. Grazie a chi ci ha tenuto la mano e si è preso cura di Federico in questi mesi, medici, infermieri», ha concluso.