Ancora una volta Sofia Goggia. Grazie al secondo posto nella discesa di Kvitfjell la bergamasca ha conquistato la quarta coppa di specialità di discesa libera. La campionessa olimpica di Pyeongchang 2018 per il terzo anno consecutivo ha confermato di essere la più forte discesista del circo bianco. Al tempo stesso, Mikaela Shiffrin ha certificato di essere la più forte sciatrice al mondo. L’americana con sette gare di anticipo ha vinto la Coppa del Mondo generale, la quinta della carriera.
L’Italia sorride ai Mondiali di speed skating e snowboard
È stata ancora una settimana proficua a livello iridato per l’Italia. Nei Mondiali di snowboard e pattinaggio di velocità sono arrivate quattro medaglie, di cui una d’oro. Iniziamo dallo speed skating di scena ad Heerenveen, in Olanda, dove si è messo in luce Davide Ghiotto. Il 29enne vicentino si è laureato campione del mondo sui 10.000 metri al termine di una prova eccezionale. Ghiotto ha polverizzato il record italiano distanziando notevolmente tutti gli avversari. Il primo di essi, l’olandese Jorrit Bergsma, ha chiuso con oltre 14 secondi di ritardo. Si tratta di un’impresa senza precedenti per il pattinaggio azzurro. In 22 rassegne iridate, infatti, mai nessun italiano era stato capace di vincere un titolo. Sono stati necessari 27 anni per sfatare il tabù.
Oltretutto, tre giorni prima Ghiotto aveva conquistato l’argento sui 5.000 metri. L’azzurro è stato battuto solo dal padrone di casa Patrick Roest, ma ha dimostrato di essere l’unico in grado di tenerli testa. Nel corso della settimana l’Italia ha potuto festeggiare anche una terza medaglia, quella di Andrea Giovannini. Il 29enne trentino si è preso il bronzo nella mass start maschile archiviando il primo podio in carriera in una rassegna iridata.
Ottime notizie sono arrivate anche dai Mondiali di snowboardcross dove Omar Visintin ha conquistato il bronzo nella gara individuale. Il 33enne altoatesino dopo la medaglia olimpica di Pechino 2022 ha ottenuto anche quella mondiale a distanza di un anno.
Sci alpino, non solo Goggia anche Curtoni
Il fine settimana norvegese di Kvitfjell ha regalato soddisfazioni anche ad un’altra azzurra: Elena Curtoni. La 32enne valtellinese ha chiuso seconda il super G di apertura di venerdì. L’azzurra è stata beffata per un solo centesimo dall’austriaca Cornelia Huetter, ma ha comunque allungato nella classifica di specialità. Tenuto conto anche della prova di domenica, Curtoni ha 29 punti di margine sulla svizzera Lara Gut quando manca una sola gara al termine. La lombarda può provare a difendere il pettorale rosso di leader. Tutto dipenderà dal risultato delle finali di Soldeu dove Curtoni potrebbe conquistare la prima coppa di specialità della carriera. In corsa c’è anche Federica Brignone, che però deve recuperare 44 punti alla compagna di squadra. Tra di loro ci sono altre tre atlete: Gut, Huetter e Ragnhild Mowinckel, tutte papabili per il successo finale.
Al maschile, Marco Odermatt e Aleksander Aamodt Kilde si sono spalmati i trionfi ad Aspen. Lo svizzero e il norvegese si sono presi rispettivamente super G e discesa sul tracciato americano. La lotta per la Sfera di Cristallo vede Odermatt ormai a un passo dal trionfo. L’elvetico ha 386 punti di vantaggio sullo scandinavo quando mancano sei gare alla fine. Un margine che il fuoriclasse svizzero può gestire.
Sci di fondo, delusione azzurra nella staffetta iridata
La seconda settimana dei Mondiali di sci nordico a Planica è stata avara di gioie per l’Italia. Gli azzurri non sono riusciti a salire sul podio, chiudendo la rassegna con una medaglia. La delusione principale è la staffetta maschile di sci di fondo. L’Italia si presentava all’appuntamento forte della vittoria nell’unica prova di Coppa del Mondo a Dobbiaco. Gli azzurri, però, complice la sfortuna non sono mai stati in corsa per le medaglie. I problemi sono iniziati nella prima frazione, quando Dietmar Nöckler è caduto. L’altoatesino è scivolato in salita perdendo le code degli avversari nella prima metà di frazione. Lo sforzo per rientrare è costato caro all’italiano che nei secondi 5km ha faticato distruggendo le speranze di podio per l’Italia. Inoltre, in seconda Francesco De Fabiani ha rotto uno sci perdendo ulteriore tempo e facendo sprofondare la staffetta azzurra.
Il valdostano si è riscattato nella 50km, anche se pure in quel caso ha dovuto fare i conti con la sfortuna. L’alpino di Gressoney Saint-Jean dopo aver fatto gara di testa, intorno al 43esimo chilometro ha rotto un bastoncino. L’incidente è stato fatale per l’azzurro perché gli ha fatto perdere parecchi secondi e quindi contatto con il gruppo di testa. De Fabiani ha poi concluso 11esimo alle spalle dell’altro italiano: Federico Pellegrino. Rimane un’ottima prestazione per il valdostano, ma il rammarico è tanto.
Biathlon, Italia senza podi a Nove Mesto
Per la prima volta in stagione l’Italia del biathlon non è salita sul podio in una tappa di Coppa del Mondo. La trasferta ceca di Nove Mesto non ha regalato gioie ai colori azzurri, ma ha comunque dimostrato la solidità dei nostri atleti. Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi hanno offerto ottime prestazioni. L’altoatesina ha chiuso quarta la sprint, mancando la piazza d’onore per via di un errore sull’ultimo bersaglio della serie in piedi. La friulana è stata ottava nella sprint e quinta nell’inseguimento.
Sia Vittozzi che Wierer hanno avvicinato il secondo posto in classifica generale di Elvira Oeberg. La svedese è alle prese con problemi fisici e ha chiuso 63esima la sprint non qualificandosi così per l’inseguimento. Oeberg ha comunque conservato il secondo posto in graduatoria, ma ora ha solo 15 punti di vantaggio su Vittozzi e 56 su Wierer. Entrambe le azzurre possono provare a scalzare la scandinava, ma dovranno fare del loro meglio tra Oestersund e Oslo. Quella con più chance visto il distacco e la condizione fisica è Vittozzi. Per lei sarebbe il secondo podio in classifica generale dopo il 2018/2019. Per Wierer, invece, si tratterebbe del quarto, dopo i due trionfi consecutivi del 2018/2019 e del 2019/2020 e la terza piazza del 2015/2016.
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