È di Max Verstappen la prima vittoria del 2023 di Formula Uno. Nella notte del Bahrain il campione del mondo in carica ha dimostrato di essere ancora il numero uno. L’olandese ha dominato in tutti e 57 i giri non lasciando scampo agli avversari. A completare la top three il compagno di scuderia Sergio Perez e un rinato Fernando Alonso, al 99esimo podio della sua carriera. Sprofondo rosso per la Ferrari, con Charles Leclerc costretto al ritiro e Carlos Sainz quarto, ma ben distante dai primi tre. E i fantasmi dell’anno passato tornano a farsi vedere.
Il racconto della gara
Si spengono i semafori di Sakhir e il poleman Verstappen scatta benissimo mantenendo la prima posizione, piazzamento che terrà fino alla bandiera a scacchi. Difficoltà invece per Perez, che è subito superato da Leclerc e tallonato da vicino dall’altra SF-23 di Sainz. Dietro è bagarre tra le due Aston Martin, con un contatto tra Stroll e Alonso che fa perdere al bicampione del mondo due posizioni. Davanti, Super Max è imprendibile: dopo pochi giri è già chiaro che in palio c’è solo il secondo posto.
Intorno al giro 14 iniziano i primi pit stop, con la maggior parte dei piloti che sceglie di passare dalle gomme soft alle hard. L’Aston, che nel primo stint aveva sofferto rispetto al ritmo dimostrato nelle prove libere, inizia ad ingranare la marcia giusta. Alonso supera George Russell e avvicina la quinta posizione occupata da Lewis Hamilton.
Non si ferma invece Perez: lo sosta quattro giri più tardi sarà una delle chiavi della doppietta Red Bull. Otto tornate dopo il pilota messicano si divora la Rossa di Leclerc, prendendosi il secondo posto. Un dominio preannunciato già dai test, ma reso ancora più netto da due fattori. La gestione delle gomme pazzesca della scuderia di Milton Keynes, che nel secondo stint mette a sorpresa le soft e fa il vuoto contro le gomme dure di Ferrari, Mercedes e Aston Martin. E il crollo inspiegabile di performance delle hard per il cavallino, che pure si erano dimostrate ottime nei test.
La situazione sembra cristallizzata. Se non fosse che nella seconda metà di gara Alonso ingaggia una sfida mozzafiato con Hamilton. Dura poco, perché l’Aston Martin è più veloce, ma sembrava di essere tornati a una decina di anni fa.
Alonso ultrapassa Hamilton!https://t.co/P9l3mFEGuV
— Cabine Desportiva (@CabineSport) March 5, 2023
Non sazio, sei tornate dopo lo spagnolo si lascia negli scarichi anche Sainz (salutato con un «Yes! Bye bye!») e ritorna sul podio dopo il GP di Qatar 2021, complice un problema a Leclerc. Al giro 41 il ferrarista deve parcheggiare la sua SF-23 ai lati della pista.
“Problemi, problemi, problemi”
«No power!». L’urlo del monegasco, e le sue espressioni facciali, riassumono la frustrazione. Si tratta di un malfunzionamento del motore endotermico. Ed ecco di nuovo i problemi di affidabilità, tanto odiati l’anno scorso. Per di più poco prima della partenza, la Ferrari aveva cambiato batteria e centralina alla monoposto di Leclerc per via di un guasto ai sensori.
New year, same Ferrari 💔 pic.twitter.com/GsxDtYdRXO
— ESPN F1 (@ESPNF1) March 5, 2023
Un inizio da incubo, con l’ombra della passata stagione sempre più minacciosa su Maranello. «Dobbiamo fare passi avanti, lavorare. (La Red Bull) è di un’altra categoria sul passo gara», ha ammesso Leclerc hai microfoni di Sky Sport. «Il problema è stato uno shock», gli fa eco Frederic Vasseur. Festeggia invece Max: «Esattamente l’inizio di stagione che volevamo».
Da segnalare i ritiri di Esteban Ocon, martoriato da numerose penalità, e Oscar Piastri nel suo esordio in F1. Deludenti Haas e McLaren. Giro veloce a Guanyu Zhou, nonostante il piazzamento fuori dalla top 10. Sorpresa Pierre Gasly, che da ultimo rimonta fino alla nona piazza. L’Aston Martin conferma le attese con Alonso terzo e Lance Stroll sesto. Ma l’impressione è che le parole “Max Verstappen vince il Gran Premio di…” ci accompagneranno tante altre volte lungo questa stagione. Nella speranza che sia davvero troppo presto per dare giudizi definitivi.
Ferrari c’è da lavorare, chi vola è l’Aston Martin
La prima gara stagionale ha fatto emergere tanti punti di riflessione. Innanzitutto, la Ferrari ha dimostrato di essere ancora indietro. Se l’inizio della scorsa stagione aveva offerto una Rossa velocissima e una Red Bull con seri problemi di affidabilità, ora le parti si sono invertite. A un anno di distanza è la casa austriaca a dominare nell’opening stagionale, mentre la Ferrari ha palesato varie lacune. In primis l’affidabilità che è costata caro a Leclerc privandolo di un probabile terzo posto. La rottura del motore, preceduta dalla sostituzione di batteria e centralina prima della gara e dal distacco di un pezzo del parafango in Q1 mettono più di qualche dubbio sul progetto.
Maranello ha parecchio da lavorare se vuole tornare a giocarsela ad armi pari con la Red Bull. La velocità sul rettilineo e quella complessiva sul giro secco sono la base di partenza da cui ripartire. La Ferrari si è dimostrata a suo agio in qualifica dove ha impensierito anche Verstappen. Lo stesso non si può dire della gara, dove solo un tenace Leclerc ha permesso alla Rossa di tenere testa nella prima parte a Perez. Per il resto si è fatto fatica, in particolare con le hard. Tanto che l’Aston Martin, ma a tratti anche la Mercedes, si è dimostrata più veloce sul passo.
La sorpresa più grande è stata proprio la monoposto verde del boss Lawrence Stroll. Nessuno prima del Bahrain avrebbe immaginato che l’Aston Martin potesse ambire al podio. Ciò che più sorprende, però, è come è arrivato questo podio. Non è stato frutto di errori o inconvenienti altrui, ma Alonso se l’è guadagnato sul campo girando più veloce degli avversari. E va bene che il problema di Leclerc gli ha permesso di conquistare il terzo posto. Ma l’impressione è quella che anche senza la rottura del motore del monegasco Alonso potesse raggiungere e superare il ferrarista. Come dimostra la facilità con cui lo spagnolo ha fatto fuori e poi staccato Sainz.
Insomma, il weekend di Sakhir ha fatto capire tre cose. La Red Bull è ancora la numero uno indiscussa e Verstappen sembra già avviato alla conquista del terzo titolo mondiale consecutivo. Ferrari e Mercedes devono migliorare tanto se vogliono tenere vive le speranza di vincere il campionato. L’Aston Martin stravolgendo la propria macchina (è cambiata del 95% rispetto al 2022) ha raggiunto il livello dei top team e potrà togliersi grandi soddisfazioni quest’anno. Non resta che attendere il prossimo Gran Premio in Arabia Saudita per capire se queste prime impressioni verranno confermate.
Classifica piloti
1) Max Verstappen 25, 2) Sergio Perez 18, 3) Fernando Alonso 15, 4) Carlos Sainz 12, 5) Lewis Hamilton 10, 6) Lance Stroll 8, 7) George Russell 6, 8) Valtteri Bottas 4, 9) Pierre Gasly 2 e 10) Alexander Albon 1.
Classifica costruttori
1) Red Bull 43, 2) Aston Martin 23, 3) Mercedes 16, 4) Ferrari 12, 5) Alfa Romeo 4, 6) Alpine 2 e 7) Williams 1.