Continua l’inverno delle big tech americane: dopo Meta e Amazon, anche Microsoft si prepara a tagliare il personale. Nell’azienda di Redmond sono impiegate attualmente 220mila persone e quest’anno ne licenzierà 10 mila in tutto il mondo. A inizio ottobre Microsoft aveva già attuato una “sforbiciata” tagliando altri mille posti di lavoro.
Nel messaggio che ha inviato ai lavoratori, il Ceo di Microsoft, Satya Nadella, ha affermato che «Si tratta del tipo di scelte difficili che abbiamo dovuto prendere in 47 anni di storia per rimanere un’azienda importante in un settore che non perdona chi non si adatta ai cambiamenti».
I costi
Il costo di tutta la manovra raggiungerà i 1,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno e i licenziamenti arrivano per far fronte alle incerte prospettive economiche mondiali, ma Nadella continua a guardare al futuro con ottimismo: «Ho fiducia nel fatto che Microsoft emergerà più forte e competitiva» ha affermato.
Alla base della decisione del colosso la volontà di ridurre i costi e di concentrarsi sulle priorità strategiche tra cui l’intelligenza artificiale. La società ha annunciato che continuerà ad assumere in aree dove la domanda di clienti è più presente, in particolare nel servizio ChatGPT di OpenAI.
Società sotto pressione
Come spiega Reuters, la società è sotto pressione per mantenere i tassi di crescita della sua unità cloud Azure, dopo trimestri di flessione nel mercato, a pesare ulteriormente su un sistema già fragile ci sono stati i cali delle vendite dei sistemi operativi Windows e di altri dispositivi del colosso americano.
La decisione di Microsoft conferma il grande periodo di difficoltà che le big tech mondiali stanno affrontando. Secondo i dati di Layoffs.fyi, da inizio 2022 sono stati tagliati oltre 181 mila posti di lavoro tagliati nelle aziende tecnologiche di tutto il mondo.