Le donne afghane non potranno più andare all’università. Questo l’annuncio del ministro dell’Istruzione superiore, Neda Mohammad Nadim, in un’ordinanza rivolta a tutti gli istituti universitari del Paese. «Siete tutti informati di attuare il citato ordine di sospensione dell’istruzione delle donne», così il divieto diventa realtà per tutta la comunità femminile, scatenando proteste in tutto il Paese.
Le precedenti imposizioni del regime talebano
Già lo scorso 23 marzo, il governo aveva vietato alle ragazze di frequentare le scuole secondarie e aveva impedito loro l’iscrizione ad alcune facoltà come ingegneria, economia, veterinaria e agricoltura. A novembre, poi, i Talebani avevano bandito le donne da parchi, palestre e bagni pubblici «invitandole» a restare a casa.
Chi è al governo
Dal 15 agosto 2021, data in cui i Talebani sono tornati al governo, sono solo uomini a prendere decisioni per la nazione. Il leader supremo è Hibatullah Akhundzada capo di stato con il titolo di emiro dell’Afghanistan, che a metà novembre ha ordinato ai giudici di far rispettare tutti gli aspetti della sharia (legge sacra islamica), comprese le esecuzioni pubbliche.
Il ministro dell’Istruzione responsabile di questo provvedimento è invece Nadim, ex governatore e comandante militare, nonché esponente della stessa linea dura religiosa di Akhundzada. Sin dalla sua nomina a responsabile dell’Università lo scorso ottobre aveva espresso la sua ferma opposizione all’istruzione femminile, considerandola non islamica e contraria ai valori afghani.
Le reazioni delle donne afghane
Molte giovani donne hanno espresso la loro disapprovazione. «Hanno paura di noi e del nostro potere», ha commentato una studentessa alla Bbc. «Hanno distrutto l’unico ponte che mi metteva in connessione con il futuro. Come posso reagire? Pensavo di poter studiare e portare luce nella mia vita ma hanno spazzato via tutto», ha aggiunto. Una studentessa di legge ha inoltre accusato il regime talebano di andare contro «i diritti che l’Islam e Allah ci hanno donato».
L’opinione dell’Occidente
Per più di un anno i paesi occidentali hanno richiesto ai Talebani di migliorare l’educazione femminile, condizione per essere ufficialmente riconosciuti come governo dell’Afghanistan. Ieri Gran Bretagna e Stati Uniti hanno ufficialmente condannato il provvedimento emanato da Kabul poiché non rispetta i diritti che dovrebbero essere garantiti a tutte le donne.
Le conseguenze sull’economia
Secondo l’analisi dell’UNICEF, una popolazione femminile quasi o del tutto analfabeta ha un impatto fortemente negativo sull’economia afghana. La perdita annuale stimata da questo studio è di 500 milioni di dollari, una cifra altissima per un Paese già in profonda crisi.
Di Filippo di Chio e Letizia Triglione