Solo il 42% delle 93mila persone intervistate dal Reuters Institute per il Digital News Report 2022 si fida dell’informazione. È quanto emerge dall’analisi del centro di ricerca di Oxford, che ha coinvolto 46 diversi paesi. Il 38% degli intervistati, invece, evita le notizie. Il trend è in crescita stabile: dal 2017, infatti, la fuga dalle news è aumentata del 9%.
I news avoiders
Nel report viene spiegato che i lettori sono stufi di sentir parlare di Covid-19. Anche la guerra in Ucraina li sta stancando: in Germania, ad esempio, dopo l’invasione i news avoiders sono cresciuti del 7%. Poi c’è il flusso interminabile di notizie, che rende esausti e ha un effetto negativo sull’umore. Ma non vanno dimenticati anche i dubbi che gli intervistati ripongono sull’imparzialità dei media.
Ecco, i livelli di fiducia sono in calo in 21 dei 46 paesi analizzati dal Reuters Institute. L’Italia non fa eccezione: solo il 35% crede ai giornali, percentuale al di sotto della media mondiale (42%). Non è cambiata invece l’identità della testata giudicata più affidabile, l’Ansa, seguita da Il Sole 24 Ore, che ha scavalcato SkyTg24, ora terzo. Anche il TG di La7 ha perso una posizione (è quinto), superato dal Corriere della Sera.
L’ascesa dei social
Nel report c’è un dato che potrebbe spiegare la discesa dei telegiornali: in Italia solo il 18% degli intervistati si informa con i video. I contenuti testuali, infatti, sono prediletti dal 60% per la maggiore velocità di assimilazione delle informazioni e perché non c’è la pubblicità pre-roll. I trend decennali, però, mostrano che i risultati potrebbe mutare a breve. La carta stampata (-32%) e la televisione (-24%) sono in netto declino, ma anche l’informazione online è in leggero calo (-2%).
Chi continua a crescere, invece, sono i social media (+15%): Tik Tok, ad esempio, è usato per consumare news dal 15% degli under 25. È su queste piattaforme, quindi, che potrebbe riaffermarsi la credibilità del giornalismo: come conferma il Digital News Report 2022, i giornalisti che esprimono opinioni sui social sono apprezzati dal 46% degli under 25.