In Italia le edicole continuano a chiudere. Stando ai dati Unioncamere, nel 2019 erano 14.626, 3.733 in meno rispetto al 2009. Tra le motivazioni, c’è sicuramente una riduzione nella vendita dei giornali: «Da sei anni registriamo una diminuzione costante. Anche nel 2021 c’è stato un netto calo di vendita e di tiratura dei quotidiani» conferma Andrea Innocenti, presidente del Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai (SNAG).
Le vendite dei quotidiani
Secondo i dati di Accertamenti Diffusione Stampa (ADS) analizzati dal sito Data Media Hub, tra gennaio e dicembre 2021 i quotidiani hanno visto una flessione nelle vendite del 6.98 percento. Sedici quotidiani nazionali o pluriregionali sono passati infatti nel giorno medio da 1.100.866 copie (gennaio 2021) a 1.024.053 (dicembre 2021), nonostante un incremento di quelle digitali.
La strategia per uscire dalla crisi
Se a pesare è il calo delle vendite dei quotidiani, seguiti dai periodici, le edicole provano ad evitare la chiusura vendendo anche altri tipi di prodotti. Aggiunge Andrea Innocenti: «Sembra strano, ma la pandemia ha avvantaggiato le edicole perché erano tra i pochi esercizi che potevano rimanere aperti durante il lockdown. Spesso portavano avanti anche altre attività, come ad esempio la distribuzione delle mascherine. Nello stesso periodo, andavano molto forte i prodotti per bambini, come fumetti, figurine, giocattoli».
Insomma, per gli edicolanti è diventato importante diversificare la propria offerta: dai prodotti di cancelleria ai biglietti per i mezzi pubblici, passando per profumi, gadget e, in qualche caso, anche acqua e bibite.
Il caso Quisco
Poi c’è chi ha saputo trovare un’opportunità in questa parabola discendente. È il caso di Andrea Carbini, imprenditore editoriale che ha deciso di portare le edicole dove non c’erano più: lo ha fatto a Milano, con Quisco.
Il progetto Quisco è nato puntando su una doppia strategia: da una parte, l’idea di affiancare a una struttura tradizionale (chiamata “hub”) un’edicola mobile; dall’altra, puntare su una serie di servizi ai cittadini, come ad esempio la creazione dell’identità digitale SPID, oppure la gestione di certificati anagrafici.
L’edicola mobile si muove ogni giorno seguendo delle tappe prestabilite e andando a presidiare quei quartieri dove le edicole non ci sono mai state, oppure dove c’erano e adesso non ci sono più. Un esempio è quello di Piazzale Dergano, un luogo di passaggio dove l’edicola di quartiere ha chiuso nel 2020. Qui, grazie a Quisco, le persone hanno trovato un nuovo punto di riferimento per l’acquisto di giornali.