Si può vendere un sms?
“Merry Christmas“, 14 lettere per 107mila euro: è stato venduto all’asta per questa cifra esorbitante il primo sms della storia, grazie alla tecnologia Nft. I token non fungibili sono certificati di proprietà di opere digitali registrati su blockchain, che ne attesta l’unicità. Il compratore non acquista l’opera in sé, ma il diritto che ha su quell’opera.
L’sms di auguri di Natale è stato trasmesso da Vodafone alle 18:09 del 3 dicembre 1992 e ricevuto da Richard Jarvis, un dipendente dell’azienda. L’asta si è tenuta oggi 21 dicembre e il messaggio è stato acquistato con Ethereum, una criptovaluta molto popolare negli ultimi tempi. L’asta si terrà oggi 21 dicembre a Neuilly-sur-Seine, un sobborgo di Parigi. Siccome in Francia sono vietate le aste di beni immateriali, al compratore verrà consegnata una cornice digitale.
Il ricavato dalla vendita dell’sms verrà devoluto all’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, da parte dell’agenzia francese Aguttes. Il compratore ha ricevuto un certificato firmato da Nick Read, attuale dirigente di Vodafone.
In Italia
In Italia ci sono stati altri casi di vendita attraverso la tecnologia Nft. Sono stati messi in vendita i tweet storici dell’account Twitter di @casalegglo, l’account fake di Gianroberto Casaleggio, il cofondatore insieme a Beppe Grillo del Movimento Cinque Stelle. L’account era gestito tra il 2013 e il 2016 dal collettivo Diecimila.me.
Anche la cantante Elodie ha fatto diventare la sua copertina un’opera digitale con la tecnologia Nft, grazie alla start-up Valuart. La sua immagine è così diventata un bene unico e irripetibile, ed è stata acquistata per 25mila dollari. Il ricavato dalla vendita è stato interamente devoluto a Pangea, per le donne afghane arrivate in Italia.