NBA Hall of Fame: Bryant, Garnett e Duncan nella classe 2020

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Il momento è arrivato. Dopo che, la scorsa estate, il presidente del Board of Governors della Hall of Fame Jerry Colangelo aveva annunciato che causa Covid-19 si era presa la decisione di cancellare l’appuntamento nel 2020, ora gli atleti, gli allenatori e i contributors selezionati per la classe 2020 potranno accedere alla Naismith Hall of Fame della NBA. L’evento si terrà questo weekend, 14 e 15 maggio, al Mohegan Sun di Uncasville (Connecticut). Si inizierà venerdì 14 maggio con la conferenza stampa in cui Marc Spears – giornalista di ESPN – intervisterà ogni giocatore, o un suo rappresentate, selezionato. Mentre, sabato 15 maggio, nel primo pomeriggio – ora americana – ci sarà il gala con la consegna di vari premi che ogni anno la Naismith Hall of Fame distribuisce; seguirà poi la cerimonia d’ingresso vera e propria.

Una classe piena di talento

C’è tantissima attesa per l’ingresso della classe 2020 nella Hall of Fame visti i giocatori selezionati dal comitato.

Kobe Bryant, ex stella dei Los Angeles Lakers, recentemente scomparso

Il nome che più degli altri ha acceso i riflettori su questa classe è senz’altro quello di Kobe Bryant. La ex stella dei Los Angeles Lakers, tragicamente scomparso più di un anno fa in un incidente in elicottero, ha vinto 5 titoli NBA di cui 2 conditi dal titolo di MVP delle Finals, è stato anche 4 volte MVP della stagione regolare, selezionato per l’All Star Team 18 volte, vanta 11 selezioni nel primo quintetto NBA e 9 nel primo quintetto difensivo. Inoltre, è quarto nella classifica per punti totali in carriera (33.643) e secondo per punti segnati in una singola partita (81). Mentre, con Team USA ha vinto 2 medaglie d’oro consecutive nel 2008 e 2021.

Tim Duncan, ex ala dei San Antonio Spurs con i quali ha vinto cinque titoli NBA

Il caraibico Tim Duncan, bandiera dei San Antonio Spurs ritiratosi nel 2016. 15 volte nell’All Star Team e 8 nel primo quintetto difensivo, 5 titoli NBA e 3 volte MVP delle Finals. Al momento, Duncan è l’unico giocatore nella storia della NBA con più di 1.000 vittorie con un’unica squadra.

Kevin Garnett, ala che giocò le prime stagioni a Milwakee, raggiunse l’apice a Boston e poi chiuse a Brooklyn

Nei suoi 21 anni di carriera, Kevin Garnett è ricordato soprattutto per quanto fatto vedere con la maglia dei Boston Celtics con cui ha vinto un titolo NBA ed è passato alla storia con la celebre frase «Anything is possible!» al termine di gara 6 delle finali contro i Lakers. A ciò si aggiungono: 9 selezioni nel primo quintetto difensivo, una volta miglior difensore della NBA e una medaglia d’oro nelle Olimpiadi del 2000 con Team USA.

Tamika Catchings, ala che ha vinto tutto con la maglia delle Indiana Fever

L’ultima, ma non per importanza, giocatrice inserita nella classe 2020 è Tamika Catchings, una delle più forti giocatrici ad aver mai messo piede sul parquet. La Catchings ha vinto ben 4 ori Olimpici con Team USA, un titolo NBA e relativo premio di MVP delle Finals con le Indiana Fever, con le quali ha giocato per tutti i 14 anni di carriera. Tamika Catchings è, ancora oggi, la leader di tutti i tempi per numero di palle rubate nella WNBA e, nel 2016, è stata nominata tra le top 20 giocatrici della WNBA di tutti i tempi.

A chiudere la lista ci sono anche due allenatori, due allenatrici e un contributor: il quattro volte allenatore Nazionale di College Eddie Sutton – scomparso recentemente -, il due volte campione NBA Rudy Tomjanovich, Kim Mulkey allenatrice tre volte campione NCAA, la cinque volte allenatrice dell’anno della Division II di NCAA Barbara Stevens e Patrick Baumann il Segretario generale della FIBA dal 2003 al 2018, scomparso prematuramente proprio tre anni fa.

La classe più forte di sempre? C’è chi si espone

Siamo di fronte ad una classe di Hall of famer che unisce talento e una quantità di premi, sia a livello individuale che di squadra – 7 ori olimpici e 14 titoli NBA tra giocatori e allenatori presenti – senza precedenti. Dunque, il paragone con la classe del 2009, quella che inserì nella Hall of Fame, Michael Jordan, David Robinson, John Stockton è immediato.

A tal proposito, la ex superstar Magic Johnson – dal 2002 nella Hall of Fame – ha commentato così su Twitter dopo aver letto tutta la lista di nomi che compongono la classe : «La classe del 2020 della Hall of Fame è la migliore di sempre».

Anche il presidente e CEO della Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, John Doleva ha elogiato la classe 2020:

Senza dubbio è una delle più storiche di tutti i tempi e il talento e l’influenza sociale di questi nove premiati è oltre misura

Un riconoscimento speciale per Kobe: lo presenterà Michael Jordan

Indubbiamente, dei nomi presenti Kobe Bryant è quello che più risuona nella mente di appassionati e colleghi. Il ricordo del Mamba è ancora vivo nelle menti e nei cuori di tutti quanti. Kobe ha dato tutto sé stesso alla pallacanestro tanto che, più di altri, è stato accostato a Michael Jordan ovvero, secondo i più, il più forte giocatore di tutta la storia della NBA.

Bryant e Jordan avevano un rapporto speciale, con il primo che sin dal suo ingresso nella Lega cercava di copiare ogni singolo movimento di MJ. I due si sentivano spesso, a tutte le ore del giorno e della notte, tanto che si può parlare di un rapporto di fratellanza; con Jordan, il maggiore, che prese sotto la sua ala Kobe, il minore, aiutandolo a diventare poi una delle guardie più forti di sempre. Dunque, ecco perché non poteva che essere il “fratellone” a presentare e accompagnare Bryant nell’olimpo del basket mondiale.

 

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Per la presentazione di Kobe, sul palco del Mohegan Sun di Uncasville, oltre a Jordan ci sarà anche la moglie di Bryant, Vanessa. Tra l’altro, è stata proprio lei a invitare Jordan a pronunciare il discorso in onore del #24 gialloviola.

Kevin Bertoni

Classe 1997 direttamente da Pesaro. Dopo il liceo scientifico mi laureo con lode in "Informazione, media e pubblicità" a Urbino, passando anche sei mesi in quel di Madrid; mentre ora il sogno di diventare giornalista mi ha portato a Milano. L'unica costante nella vita? L'amore per il basket e per il mondo dello sport, tanto che ne parlo (troppo) e ne scrivo costantemente. Quasi dimenticavo: «Se non vi piacciono i Playoff NBA non vi voglio nemmeno conoscere eh!».

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