IULM crede nell’arte, nei giovani e nel domani. Lo sapevamo già ma c’è una bella novità raccontata questa mattina dal Rettore e Professore, oltreché noto critico e scrittore, Gianni Canova al Corriere della Sera.
Il Teatro alla Scala di Milano si mette in streaming e, in forza di una collaborazione decennale con l’Università IULM, le riprese e la messa online verranno organizzati dagli studenti dell’Università del corso di Cinema e Televisione.
«La collaborazione fra la Scala e l’Università IULM è un esempio significativo di innovazione virtuosa. È un segnale di fiducia: fiducia nella cultura, nell’arte, nelle nuove generazioni che diventano protagoniste di un nuovo modo di comunicare e di disegnare il paesaggio dei consumi culturali del futuro», Gianni Canova – Rettore dell’Università IULM di Milano
Il Rettore ha definito queste esperienze delle nuove operazioni di democrazia culturale in quanto è necessario infatti ampliare l’accesso a quei contenuti culturali al maggior numero di persone possibili. Ed effettivamente questa è la nobile missione dell’Università:
«In tempi di pandemia continuare a produrre musica, spettacolo e dibattito serve a tenere alto il livello civile del nostro vivere insieme. E siamo orgogliosi di poter essere d’aiuto», G. Canova
Un dono che, potremmo dire, ha il potere di stimolare i giovani rimasti spiazzati dalla pandemia e che talvolta hanno visto anche un po’ sfumare le loro passioni e indubbiamente il loro futuro. In questo modo invece, ridestando l’entusiasmo, i ragazzi avranno l’opportunità di mettere in pratica direttamente sul campo tutto quello che hanno studiato. E se vogliamo aggiungere il fatto che il Teatro alla Scala sia uno dei teatri più importanti al mondo la questione si fa ancora più interessante ed emozionante.
Ma non c’è solo questo. L’Università IULM ha lavorato tanto per poter garantire a tutti gli studenti, in entrata e in semi-uscita, un anno accademico carico di progetti e buoni propositi affinché non venisse mai meno in loro la fiamma della curiosità, della freschezza oltre che della volontà di studiare.
«L’università deve essere laboratorio di idee e prospettiva nel trasmettere cultura a tutti e per tutti» G. Canova
E proprio con questo obiettivo sono stati chiamati nuovi docenti, aumentati i fondi della ricerca e avviate nuove collaborazioni con università internazionali inaugurando anche una sede a Roma per le attività culturali. Tra i traguardi raggiunti c’è anche la maggior percentuale di docenti donne tra i campus lombardi con un numero pari al 47%.
Ma oltre ad essere un campus rosa la IULM ha deciso anche di stare vicina a tutti quegli studenti più duramente colpiti dalla pandemia in atto non solo a livello economico ma anche e soprattutto a livello psicologico.
Dopo tutte queste belle notizie resta solo un interrogativo: quale sarà il messaggio fondamentale che l’Università vorrà diffondere all’inaugurazione dell’anno accademico, in diretta streaming mercoledì 16 dicembre?
E la risposta, usando le parole del Professor Canova, è:
«Quest’anno abbiamo scelto di non invitare ospiti illustri, politici, economisti, magistrati. Saliranno sul palco tre attori Antonio Albanese, Giuseppe Battiston e Stefania Rocca e cercheranno il contemporaneo nell’inattuale, faranno echeggiare voci antiche che hanno molto da dirci».