È il 18 novembre quando un misterioso monolite di metallo viene trovato nel deserto dello Utah, negli Stati Uniti. Dieci giorni dopo svanisce nel nulla, senza lasciare traccia. In breve tempo ne compaiono altri in ogni angolo del mondo: Romania, Paesi Bassi, Regno Unito e persino Italia. L’ultimo sull’isola inglese di Wight. Tante le ipotesi per spiegarne l’origine. Ora è un collettivo di artisti chiamato The Most Famous Artist a rivendicare la paternità di queste strane installazioni.
Le ipotesi
Ad avvistare per la prima vota l’insolita struttura sono stati alcuni membri del dipartimento di sicurezza dello Utah, durante un volo in elicottero sulla zona. Le stesse autorità hanno deciso di non diffondere la posizione esatta del monolite, per evitare che le persone si perdessero in una “caccia al tesoro” nel deserto.
Dopo l’improvvisa scomparsa, il dipartimento ha ipotizzato che si trattasse di un’installazione artistica rimossa da alcuni sconosciuti. Alieni e fantascienza a parte, anche sui social sembra questa l’ipotesi più diffusa.
«Volete dire che non erano alieni?»
A risolvere il mistero delle strane strutture di metallo ci ha pensato il collettivo artistico chiamato The Most Famous Artist. Sul suo sito internet e sulle pagine social, la comunità ha pubblicato foto e indizi con cui sembra prendersi il merito dei monoliti. E ne ha persino offerto alcune riproduzioni a 45mila dollari l’uno.
Sui social il gruppo ha poi pubblicato un post che raffigura un artista con la mascherina con tanto di messaggio che recita: «Volete dire che non erano alieni?», prendendo in giro le teorie cospirazioniste sugli alieni. Quando poi i follower hanno chiesto: «Sei stato tu?», la pagina ha prontamente risposto: «Se con tu intendi noi, sì».
Il fondatore di The Most Famous Artist, Matty Mo, in un’intervista a Mashable ha spiegato le ragioni di questo “fenomeno artistico”: «Quale modo migliore per chiudere questo maledetto anno se non far credere al mondo che gli alieni avevano stabilito un contatto, salvo poi svelare che siamo stati noi?».