Sono passati 44 anni dall’ultima spedizione lunare che, per mano dei russi, ha permesso di raccogliere campioni di rocce e polveri da poter analizzare sulla Terra.
Ora è la Cina la mamma dell’ultima missione, la Cheng’e 5, partita dal Wenchang Space Launch Center nella provincia di Hainan, nella notte tra il 23 e il 24 novembre.
La direzione: il nostro satellite.
Questa è la terza navicella cinese che si spera possa raggiungere la Luna. Composta da quattro moduli due dei quali rimarranno in orbita mentre gli altri due atterreranno a tutti gli effetti sulla superficie.
Il luogo prescelto è però nello specifico l’Oceanus Procellarum, un vasto mare vulcanico che era stato suolo di altre importantissime missioni come l’Apollo 12 dei rivali statunitensi.
Saranno circa due chili la quantità di residui lunari raccolti dai robot asiatici per poi tornare sul Pianeta Terra con un atterraggio previsto intono alla prima metà di dicembre.
Merita di essere ricordato però l’avo di Cheng’e 5, la missione Cheng’e 4 giunta sulla faccia nascosta della Luna nel 2019 che aveva riscosso un grande successo, fornendoci numerose nuove immagini. Con questi precedenti si spera che tutto vada a gonfie vele e che gli studiosi possano scoprire quanto prima qualcosa di nuovo.
Insomma finalmente buone notizie dopo un periodo tanto nero e triste dovuto alla seconda ondata del nuovo Coronavirus.