Sale a sette il bilancio delle vittime dell’incidente avvenuto nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio nell’Alto Adige, dove un 27enne ubriaco ha investito un gruppo di ragazzi.
Il 6 gennaio è deceduta la settima vittima, la 21enne Julia S.H. La giovane era stata trasportata poco dopo l’incidente nella clinica universitaria di Innsbruck in Austria con l’elisoccorso. Giunta in condizioni gravissime, è morta a causa delle profonde ferite riportate.
La dinamica
Le vittime facevano parte di una comitiva di turisti di Colonia e Dortmund. I ragazzi di età compresa tra i 20 e i 25 anni si trovavano in Alto Adige per la settimana bianca. Nella notte di sabato 4 gennaio, il gruppo, di ritorno da un locale, era sceso dal bus navetta che li aveva accompagnati nei pressi dell’albergo in cui alloggiavano a Lutago. Dopo aver attraversato la strada, sono stati investiti dall’Audi TT di Stefan Lechner, un 27enne di Chienes. L’uomo, il cui tasso alcolemico era di 1.97 g/l (quattro volte superiore rispetto al limite stabilito dalla legge di 0,5 g/l), è accusato di omicidio stradale e lesioni stradali.
La chiamata alla centrale d’emergenza 112 a Bolzano è arrivata alle 1.15 del 5 gennaio. Sul posto sono intervenute diciassette ambulanze con otto medici d’urgenza e cinquanta infermieri come anche il soccorso alpino. E’ stato anche allestito dai vigili del fuoco un tendone riscaldato per prestare le prime cure ai feriti.
Le dichiarazioni del conducente
«Vorrei essere io al posto di quei ragazzi» ha dichiarato Stefan Lechner, che è rinchiuso nel carcere di Bolzano in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. L’avvocato dell’uomo, Alessandro Tonon, ha aggiunto che i genitori di Lechner «sono molto dispiaciuti per i ragazzi, non sanno cosa fare. È un incubo anche per loro». Il legale ha anche riferito che il 27enne sostiene di non essersi reso conto di essere ubriaco quando si è messo alla guida della vettura. Tonon ha aggiunto che il giovane si è assunto subito la responsabilità dell’accaduto: «È sceso dalla macchina e ha tentato di rianimare uno dei ragazzi e quando sono arrivati i carabinieri è andato dal loro dicendo: “Sono stato io”».
I giovani coinvolti
Delle diciassette persone coinvolte, sette sono morte e tre sono rimaste ferite in maniera grave. Cinque persone, invece, hanno riportato lesioni di media entità e altre due hanno riportato solo lievi ferite.