Si è risvegliato dal coma Alberto Antonello, il 19enne rimasto gravemente ferito nell’incidente d’auto a Musile (Venezia) in cui è morta la sua fidanzata Giulia Zandarin. Il ragazzo ha subito chiesto notizie di Giulia e ha provato a chiamarla, scoprendo così che era deceduta nello schianto.
La notte di Halloween la polizia aveva fermato il 19enne con sei persone a bordo e una piccola dose di hashish in tasca. Dato che era neopatentato, gli è stata ritirata la licenza di guida. Invece di tornare a casa ha usato il permesso provvisorio per andare alla discoteca King’s di Jesolo insieme alla fidanzata 18enne Giulia Zandarin. I ragazzi hanno ballato fino all’alba e al ritorno si sono schiantati contro un albero, sulla Treviso Mare a Musile di Piave. Alberto è stato poi trovato positivo all’alcol con 0,76 punti.
Alberto è figlio di Franco Antonello e fratello di Andrea, il ragazzo autistico che si è fatto conoscere proprio grazie al papà, un imprenditore di Castelfranco Veneto (Vicenza), che gli ha dedicato la vita. Alla storia di Andrea e di Franco si è ispirato Gabriele Salvatores per il suo ultimo film Tutto il mio folle amore, che racconta il lungo viaggio di un ragazzino autistico con suo padre.
E’ stato proprio il padre a confermare il risveglio del ragazzo: ha riaperto gli occhi, ha chiesto dove si trovava e ha subito voluto sapere di Giulia. Alla notizia della sua morte, è apparso talmente agitato che i medici lo hanno dovuto sedare di nuovo.
Franco aveva girato il mondo con il figlio Andrea, affetto da autismo, raccontando il viaggio su una seguitissima pagina Facebook in cui aveva fotografato passo passo tutti gli spostamenti: i tour in moto (tre mesi in Sudamerica su una Harley Davidson rossa), e il cammino di Santiago, affrontato in compagnia del fratello Alberto.