Nanni Moretti si chiedeva: “mi si nota di più se vado o se non vado?”. Ecco, rifacendosi all’argomento principe dell’ultima settimana, così importante da aver affollato i social (persino la più seriosa piazza di Twitter) più dell’addio di Matteo Renzi al PD e della scissione dei TheGiornalisti (e no, non quella che desidera ancora qualche grillino fondamentalista dell’ultima ora), forse la risposta è “mi si nota di più se vado”. Giulia De Lellis ha 24 anni, è di Roma e deve i suoi esordi nella televisione grazie al programma di Canale 5 Uomini e Donne, presentato e ideato da Maria De Filippi. Si è fatta subito notare, con i suoi modi schietti e la sincerità disarmante con la quale affermava di non aver mai letto un libro in vita sua, dichiarando anzi di non aver neppure mai messo piede in libreria. Ebbene, negli ultimi giorni le librerie sta imparando a conoscerle bene, perché l’ex corteggiatrice ha scritto un libro. “Le Corna stanno bene su tutto”, si intitola, e in copertina c’è ovviamente una sua foto.
Le Corna stanno bene (anche) in libreria
Siccome un libro non può essere improvvisato, ad aiutare la De Lellis, oggi influencer da 4 milioni di followers, a destreggiarsi tra le intricate strade della letteratura, la blogger Stella Pulpo, che potete anche trovare nello spazio virtuale “Memorie di una vagina”. Avete letto bene. Memorie di una vagina. Le due hanno lavorato per diversi mesi alla stesura della storia di Giulia, tradita dal compagno Andrea Damante, conosciuto proprio sul trono Mediaset. E per rendere il tutto più dettagliato possibile, Stella ha consigliato all’influencer di chiamare tutte le ragazze con le quali l’ex fidanzato l’avrebbe tradita. Una sorta di intervista su quanto i riflettori della tv l’avessero resa cieca riguardo alla sua relazione, insomma. Ma come abbiamo detto, la De Lellis non ha mai mostrato una particolare propensione alla timidezza e alla privacy neppure nei suoi primi esordi tv.
Adesso, internet è diviso in due, anzi in tre. La prima fazione ha messo le mani sul libro prima ancora che quest’ultimo arrivasse in libreria, rendendo pubblici i passaggi più sconvolgenti, senza però riuscire a dire apertamente al resto degli utenti che no, non si legge per ridere, ma per effettiva e forse morbosa curiosità sulle vicende dell’ex corteggiatrice. La seconda si è seduta davanti al computer il giorno dell’uscita in libreria della biografia e ha scritto lunghi post facebook in cui ha inveito a sufficienza contro gli abissi toccati dal mondo dell’editoria. Magari, subito dopo, Catone il Censore è tornato al proprio libro di franchising purosangue. Il terzo gruppo invece scrolla le spalle: Giulia De Lellis non è la prima né l’ultima starletta a pubblicare un romanzo. Nulla di nuovo sotto il sole, insomma, se non fosse che “Le Corna stanno bene su tutto” è il primo libro nelle classifiche italiane fin da quando Amazon ha reso disponibile il preordine online. Sono 140mila le copie vendute per ora dalla De Lellis e ora, con il giro di firmacopie che l’influencer ha iniziato qualche giorno fa e che continuerà in tutta Italia, la cifra si appresta ad aumentare.
Gli abusivi dell’editoria
Come dicevamo, Giulia non è però la prima e non sarà l’ultima profana del podio della classifica di libri più venduti in Italia. Ve le ricordate le barzellette dei calciatori? Francesco Totti ha venduto più di un milione di copie. Ed è il capitano della Roma ad aver “creato” un vero e proprio “genere letterario”, che è quello, per l’appunto, dei calciatori. L’ottavo Re di Roma, ha dato il via anche ad Alessandro Del Piero, Zanetti, Pirlo e Gattuso. Dopo le stelle dello sport, è venuta la volta dei cantanti. E anche lì, almeno quando si trattava di Vasco Rossi, nessuno ha detto molto. Dopo di lui si è fatto coraggio Ligabue, che invece si è messo in testa di scrivere veri e propri romanzi e non si è limitato alle autobiografie più o meno divertenti o autocelebrative. Ottimo successo anche il suo, tanto da farlo continuare per questa strada, e ormai quasi non si fa più caso ai suoi romanzi sugli scaffali. Ancora, tutti i cantanti dei talent hanno avuto l’onore di potersi raccontare (cosa, poi? Il salto dal lavoro ordinario di tutti i giorni ai riflettori della tv durati tre mesi?) tramite un libro e neppure uno di questi volumi ha deluso le aspettative di incasso degli editori. Quasi la metà dei libri in classifica – precisamente 92 su 200 per 99.616 copie vendute e 1.411.637 euro di ricavi – non vengono dalla penna di scrittori professionisti. Se escludiamo il Papa, ovviamente, la folla di abusivi della libreria è composta da sportivi, cantanti, attori o cuochi. Ora, dalla degenerazione dei cantanti (vedi i libri sugli allievi di Amici di Maria De Filippi scritti addirittura dagli stessi giudici del talent), si arriva agli youtubers. E con il mondo del web, un certo tipo di editoria ha scoperto una miniera d’oro travestita da volumi per bambini e ragazzi dalle copertine colorate e ammiccanti. Si tratta del 10% del totale, con 18.781 copie vendute e un ricavo di 192.834 euro. Sono scritti da ragazzi che in genere non superano i vent’anni, che per una ragione o per un’altra sono diventati icone. La prima ad aprire la strada è stata ClioMakeUp e a quel punto, anche i vari CiccioGamer89, Sofia Viscardi, Favij, Greta Menchi e iPantellas si sono sentiti legittimati. Inutile dire che le vendite di tutti i nomi citati (l’unica eccezione è ClioMakeUp), sono ottime: un milione di copie per quasi ognuno di loro. In pratica, sono stati superati soltanto dal fenomeno delle fan fiction trasformate in romanzi (vedi il caso After). I firmacopie dei libri di questi youtuber registrano il tutto esaurito in qualsiasi libreria d’Italia e ovviamente, sui social più che le foto di libri firmati, fioccano i selfie con suddette star. Neppure il miglior esordiente della schiera degli “scrittori veri” registra dati così impressionanti e spesso neppure quelli più famosi. Vedi Giulia De Lellis che supera Stephen King in classifica.
Il mondo dopo Youtube
Dunque, dopo gli youtubers, che stanno tristemente tramontando lasciando una schiera di over 20 straziata a contemplare la fine del loro momento di gloria con una bottiglia di spumante in mano, è la volta degli influencer. E Giulia è solo la prima, ma non ha fatto nulla che l’editoria non avesse mai visto. A chi ha chiesto il perché di una scelta del genere, gli editori hanno risposto che la volontà è quella di riportare i ragazzi in libreria. E giustamente, chi meglio di una ragazza bellissima che non ha mai aperto neppure le Pagine Bianche? Basta però cercare il titolo del libro di uno qualunque dei personaggi citati fino ad ora per vedere che la motivazione addotta da qualunque editore è questa. Quindi, di nuovo, niente di straordinario sotto il sole.
La De Lellis, però, ha fatto qualcosa che i suoi colleghi non avevano ancora fatto, e non ha nulla a che fare con uno sfregio al mondo dell’editoria, che ormai ha tagli sul viso così profondi da somigliare sempre di più a Joker. Le avventure degli youtuber erano ormai l’abitudine per il mondo di internet: nessuno le commentava più. Il tacito accordo era quello di lasciare quei libri ai fan accaniti che prima o poi, si sperava, sarebbero cresciuti. L’influencer però scende direttamente dall’astronave di instagram e prima ancora dalle scale di Uomini e Donne. Sebbene altri suoi colleghi di programma abbiano realizzato libri simili, lei è la prima ad essersi creata una fama concreta, esterna alla trasmissione, che abbia sbancato in un campo dichiaratamente non suo grazie alla morbosità di chi la legge. Perchè pensare che abbia comunemente “le corna”, la rende più simile a chi la legge. Pensare che il suo nome appaia in copertina in caratteri molto più grandi di quelli della blogger che ha effettivamente narrato le sue avventure, nel bene e nel male, fa pensare a più di qualcuno “se ce l’ha fatta lei, posso farcela pure io”. E visti gli ultimi sviluppi, non è così scontato che non accada.