Durante un temporale, un battello con a bordo dei turisti, partito da una sponda del Danubio, a Budapest, mentre si trovava a svolgere il suo itinerario giornaliero, si è capovolto, affondando tragicamente. La nave stava tentando l’attracco quando si è scontrata con un’altra.
Il bilancio per ora è di sette morti (tutti sudcoreani), tra cui una bambina di sei anni, e 21 dispersi. I sommozzatori stanno facendo tutto il possibile per trovare il resto dei scomparsi. La compagnia Panorama Deck, che gestisce le barche che transitano sul Danubio ed il barcone affondato, ha detto di «aver mobilitato tutti i mezzi disponibili per salvare la vita delle persone» coinvolte anche se sono ancora da determinare le cause della collisione con l’altra imbarcazione turistica. A bordo c’erano 35 persone, 33 passeggeri sudcoreani e 2 ungheresi membri dell’equipaggio. Sette persone sono state ricoverate in ospedale in condizioni stabili ma con sintomi di ipotermia e da choc. Da segnalare il salvataggio di una persona ritrovata vicino al ponte Petofi, a due miglia a sud del Parlamento ungherese, all’altezza del quale è avvenuto l’incidente.
La Hableany (Sirenetta) si è capovolta mentre tentava l’attracco sulla sponda del Danubio, poco dopo le 22 (ora locale), quando sulla zona si stava abbattendo un violento temporale. L’incidente con l’altra imbarcazione e il successivo inabissamento sono avvenuti nella zona del fiume in cui si affaccia il Parlamento, un’area molto frequentata dalle imbarcazioni da turismo, perché è quella in cui si può vedere la città illuminata di notte.
Nel frattempo il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha incaricato i propri funzionari di impiegare «tutte le risorse disponibili» per sostenere le operazioni di soccorso in Ungheria e ha ordinato il lancio di una task-force governativa guidata dal ministro degli Esteri, Kang Kyung-wha, per affrontare l’incidente.