«È certamente ancor oggi un maestoso e sublime edificio, la chiesa di Notre – Dame di Parigi. Ma per quanto sia rimasta bella invecchiando, è difficile non sospirare e non indignarsi davanti ai guasti e alle mutilazioni innumerevoli che simultaneamente il tempo e gli uomini hanno inflitto al venerabile monumento,senza alcun rispetto per Carlomagno che ne aveva posata la prima pietra, per Filippo Augusto che ne posò l’ultima».
Anche con la lettura del primo capitolo di Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, tra gli altri, a 48 ore dall’incendio, la Kasa dei libri di Milano ha voluto omaggiare la cattedrale francese e stringersi intorno alla Francia e all’Europa intera. «Abbiamo fatto una lettura collettiva di alcuni tra i brani più significativi del libro. – ha detto lo scrittore e fondatore della Kasa, Andrea Kerbaker – Vogliamo ricordare la cattedrale com’era attraverso le pagine di questo grandioso romanzo, perché ci sono delle occasioni in cui la letteratura serve a tutti noi come rifugio».
Alcuni lettori si sono alternati al microfono per circa un’ora e mezzo, mentre in sala trenta persone intorno al leggio illuminato ascoltavano in silenzio.
NOTRE-DAME, GLI AGGIORNAMENTI
Per quanto riguarda le condizioni di Notre-Dame, è in progetto la costruzione di una cattedrale provvisoria in legno nel medesimo piazzale. Ad annunciarlo è stato il rettore, monsignor Patrick Chauvet, con il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo, che ha acconsentito all’utilizzo di parte della piazza.
Non basta che si dica che «la cattedrale resterà chiusa cinque anni e che sarà finita – ha spiegato monsignor Chauvet all’emittente CNews – Dunque, mi sono detto: perché non costruire una cattedrale provvisoria?». Hidalgo, secondo il rettore, ha subito incoraggiato il progetto, accettando di prestare una parte del piazzale per la costruzione della Chiesa in legno. «Sarà un luogo di accoglienza dove vi saranno dei preti per poter parlare», ha detto ancora monsignor Chauvet, precisando che la cattedrale ‘provvisoria’ resterà per tutto il tempo dei lavori di ristrutturazione, che, secondo quanto sostenuto dal presidente francese Emmanuel Macron, dovranno concludersi in cinque anni.
«Qualsiasi cosa si pensi di questa spiegazione dell’incendio del Palais de Justice nel 1618, la cosa dolorosamente sicura è che l’incendio ci fu. Resta ben poco, oggi, a causa di quella catastrofe» (Notre-Dame de Paris Victor Hugo)