In una scuola media di Lodi, un ragazzo di quattordici anni ha ricattato per settimane una compagna di classe. «Mandami altre foto intime, altrimenti racconto tutto ai tuoi genitori» – con questa frase il minorenne ha costretto la ragazza a scattarsi foto hot. Le immagini hanno poi iniziato a fare il giro della scuola. La vicenda è emersa grazie ad uno sfogo della vittima con l’insegnante, che ha chiamato subito la polizia, arrivata a interrogare gli studenti e sequestrare i cellulari in classe. Per il ragazzino responsabile si va verso la denuncia alla procura dei minori di Milano. La studentessa sotto shock è stata affidata alle cure dei medici dell’ospedale Maggiori di Lodi.
Tutto era iniziato quando la vittima del ricatto, di appena 13 anni, aveva iniziato a mandare alcuni suoi scatti al vicino di banco, che le piaceva. Foto che dovevano restare private, ma che poi sono state diffuse fra gli studenti. Una decina gli alunni della scuola media interrogati venerdì pomeriggio nell’istituto, dopo la chiamata fatta al 112 dalla dirigente per denunciare quanto comunicatole dalle ragazze e dagli insegnati. In Questura, nelle prossime ore, saranno proprio i docenti a dover deporre sul ricatto. Alla fine delle indagini per possesso di materiale pedopornografico ed estorsione, saranno i magistrati ad indagare sulla vicenda.
Alcune compagne avevano ascoltato le confidenze della ragazza, incoraggiandola a denunciare, nonostante lei fosse contraria. Sembra che proprio la volontà delle amiche di spiegare l’accaduto agli insegnanti abbia causato il panico della vittima, portandola a raccontare spontaneamente al corpo docenti la vicenda. Proprio quest’anno, la scuola aveva avviato un corso sul cyberbullismo dopo un episodio simile risalente al 2018: ben 150 studenti sui 350 frequentanti si facevano beffe di alcuni docenti una chat di instagram. La preside era entrata nel gruppo con un nickname per identificare i ragazzi e informare le famiglie.