I corpi dei tre sciatori dispersi dopo la valanga del 3 febbraio a Courmayeur, in Valle d’Aosta, sono stati ritrovati questa mattina. Si tratta di due inglesi e due francesi freerider, mentre uno di loro è ancora disperso. Sale quindi a sei il tragico bilancio delle vittime di questo weekend: a queste se ne aggiungono un’altra in Valle d’Aosta e due in Valtellina.
Le operazioni di recupero, a cui stanno partecipando Soccorso alpino, Guardia di Finanza e unità cinofile, sono rese complicate da ulteriori distacchi di slavine. Ma sorvolando l’area in elicottero e l’impiego di uno strumento in grado di captare segnali radio, i soccorritori hanno individuato i corpi nel Canale degli Spagnoli in Val Veny.
Il weekend scorso è stato per gli operatori di lavoro frenetico, date le abbondanti nevicate su tutte le Alpi dopo un lungo periodo di mancanza. Proprio per la marcata allerta valanghe, migliaia di sciatori sono stati richiamati da piste e fuoripista considerati a rischio. Le operazioni a terra infatti sono state sospese nel pomeriggio di ieri, poco dopo aver ricevuto l’allarme dei quattro sciatori.
Durante la stessa giornata, sempre in Valle d’Aosta, un escursionista milanese, Andrea Poggi di 44 anni, ha perso la vita travolto da una valanga mentre sciava fuoripista con due compagni, rimasti illesi ma comunque sotto shock. In Valtellina invece uno snowboarder di 24 anni, di origine belga, è stato travolto e ucciso nel pomeriggio da una valanga a Livigno. Nelle stesse ore a Santa Caterina Valfurva, in provincia di Sondrio, uno snowboarder 43enne, di Varese, è precipitato in un crepaccio rimanendo incastrato. È deceduto assiderato prima che i soccorsi riuscissero a raggiungerlo.