Dopo le violente proteste dei gilet gialli per il rincaro dei costi della benzina e le contromosse di Macron che hanno contribuito ad alzare la tensione nel Paese, il presidente francese si appresta a tenere una conferenza stampa nella giornata di oggi. Il portavoce del governo, Benjamin Griveaux, si è detto sicuro delle capacità del presidente di ristabilire un contatto con i cittadini.
Intervistato dalla tv Lci, il fedelissimo del presidente ha anticipato misure possibili come tagli alla fiscalità e aumento dei redditi con bonus eccezionali per i cittadini. La stessa versione arriva dal ministro del lavoro Pénicaud, secondo cui Macron annuncerà misure concrete e immediate a vantaggio del potere d’acquisto dei francesi. Escluso però l’aumento del salario minimo. Il presidente era rimasto nei giorni scorsi in rigoroso silenzio, salvo per un tweet scritto per congratularsi con il lavoro delle forze dell’ordine. Adesso, invece, arriva la decisione di rivolgere un messaggio alla nazione alle 20:00 e l’ammissione: «Con i gilet-gialli ho fatto cavolate».
Nel frattempo, Parigi raccoglie le macerie dei casseur: «Una catastrofe per l’economia» dice Bruno Le Maire, ministro francese. Macron mette a punto i ritocchi agli annunci che farà questa sera: si parla di tagli alle tasse, aumenti dei sussidi e delle pensioni minime, rinuncia all’ecotassa o addirittura rimpasto di governo.
Il consenso per i gilet gialli è in calo, ma il governo è sull’orlo di una crisi importante. Trump ritorna a twittare, accodandosi ai gilet gialli nella critica all’ecotassa, puntando il dito contro l’accordo di Parigi sul clima, da lui osteggiato: «Noi non interveniamo sulla politica interna americana e ci piacerebbe fosse reciproco».
(g.m.)
