I gilet gialli piegano Macron. Sospeso l’aumento del carburante

L’ondata di protesta dei Gilet gialli conduce ad un primo significativo risultato per il movimento, al quale però sembra mancare una rappresentanza capace di rapportarsi coi vertici di governo.

Il Primo Ministro francese Édouard Philippe si prepara a sospendere l’aumento delle tasse sui carburanti, così come riportato in mattinata dai media francesi. Una decisione che sarebbe stata presa ieri sera all’Eliseo al termine di una riunione d’urgenza col Presidente della Repubblica Emmanuel Macròn, il primo segnale di bandiera bianca da parte dal governo francese al termine di un intenso periodo di protesta. A partire dal primo focolaio del 17 novembre, negli ultimi tre sabati, i gilet gialli hanno messo a ferro e fuoco Parigi. E non sono mancanti scontri con le forze dell’ordine, con un bilancio pesante di 400 arresti e più di 1000 feriti.

Nel frattempo salta, per motivi di sicurezza, l’appuntamento di oggi tra Philippe e i capi della protesta, nonostante l’offerta di dialogo giunta da un portavoce del movimento, il tassista David Tan, pronto a presentarsi a Palazzo Matignon per parlare al Primo Ministro delle richieste avanzate dai manifestanti.

Continua a non convincere il fatto che l’aumento dei carburanti sia stato dovuto ai problemi climatici dei quali si discute in questi giorni a Katowice. Nel frattempo il fuoco di nuove proteste divampa in tutta la Francia. Dalle manifestazioni studentesche contro la riforma scolastica, ai dissensi per quella sui veicoli sanitari, coi soccorritori del servizio che hanno dato fuoco ad un’ambulanza davanti a Palais Bourbon, a due passi dal museo D’Orsay nel cuore di Parigi.

Resta da capire se la moratoria basterà o meno a placare l’ondata di protesta dei Gilet gialli che da ormai tre settimane occupa le cronache internazionali.

(m.m.)

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